Noi delegate e delegati della Fiom Cgil della Fiat Mirafiori, nel ringraziarti di essere venuto a Mirafiori, dopo molti anni con gli altri segretari confederali, vorremmo chiederti di partecipare ad un incontro per discutere con noi sulle condizioni di lavoro nella nostra fabbrica simili a moltissime fabbriche metalmeccaniche e dell’industria con i turni e le produzioni di serie. L’ascolto nei confronti delle nostre assemblee, al di là degli inevitabili usi strumentali, sta risollevando il tema delle condizioni di lavoro e di vita nel nostro paese. Tu hai sentito nelle assemblee quanto venga considerato faticoso il permanere negli anni alle catene di montaggio dove la maggioranza delle operazioni si svolgono sotto il minuto e hai colto che le lavoratrici e i lavoratori non sono in grado di subire un nuovo allungamento dell’età pensionabile già subito con la riforma Dini (molti che sono rimasti in fabbrica hanno visto allungarsi l’età pensionabile di 4 o 5 anni). Noi, con la Fiom Cgil, siamo stati protagonisti in questi anni di una dura battaglia con l’azienda per migliorare condizioni e tempi di lavoro (solo quest’anno si sono svolte decine di ore di sciopero) e nel 2004 ci furono 12 giorni consecutivi di sciopero contro i ritmi di lavoro, sostenuti dalla sola Fiom, nel silenzio della stampa, lotta che si concluse con il riconoscimento dell’uomo in più quando i ritmi salivano. Siamo stati costretti anche a denunciare in magistratura la Fiat e i suoi dirigenti per il riconoscimento dei danni alla salute provocati dai ritmi e dall’organizzazione del lavoro e perché si intervenisse anche per quella via sulla modifica delle condizioni di lavoro (cosa che in parte sta avvenendo con una sperimentazione che seguiamo insieme alla Asl interessata).
Tutto ciò è avvenuto in anni in cui la nostra fabbrica è passata dai 27 mila addetti del 2002, inizio della crisi, agli attuali 14.600, mentre noi spesso anche da soli ci battevamo per il diritto al posto di lavoro e per il futuro della fabbrica. Oggi, in un quadro che sembra migliorare dal punto di vista delle prospettive e in un clima di relazioni che sembra modificarsi nei confronti del nostro sindacato, riteniamo indispensabile aprire tra di noi una discussione su come si rappresentano sindacalmente i lavoratori nelle grandi fabbriche anche guardando criticamente l’esperienza delle Rsu: in carrozzeria a Mirafiori siamo 45 Rsu eletti nelle liste di 6 sindacati, per rappresentare su tre turni 5.400 lavoratori. Noi e i lavoratori abbiamo detto in assemblea che sugli orari di lavoro non è possibile che i delegati perdano il governo e il controllo degli orari. In Fiat a Torino siamo ricorsi anche alla magistratura, vincendo, per impedire l’uso degli straordinari «volontari» al sabato che dividono i lavoratori e indeboliscono il sindacato. L’orario deve restare un oggetto contrattuale dei delegati discusso in fabbrica, deciso con i lavoratori e che rafforzi il nostro ruolo. Infine, in questi anni di dimezzamento della fabbrica, di licenziamenti-mobilità, di centinaia di migliaia di ore di cassa integrazione, abbiamo garantito, comunque, e spesso solo con i nostri mezzi , la presenza e la forza della Cgil come primo sindacato a Mirafiori con il 30,3%, contenendo il calo delle ultime elezioni.
In un’azienda che perdendo occupazione ha comunque visto aumentare il tasso di sindacalizzazione, i 6 sindacati hanno insieme 2917 iscritti su 5.400 addetti, pari al 54%. Certi di una tua risposta e di una tua disponibilità, già dimostrata nelle assemblee, a comprendere e a confrontarti, come nella migliore tradizione della nostra Cgil, ti chiediamo di poterne discutere insieme in un incontro con le nostre strutture all’avvio di un anno sindacale molto importante e impegnativo per noi, le lavoratrici e i lavoratori.
(50 delegati Fiom di Mirafiori)