Cara Liberazione, c’erano i comunisti, in piazza…

Cara Liberazione,
l’entusiasmo per la manifestazione del 20 Ottobre è ancora forte e grande per essere offuscato dall’ennesimo, inaccettabile, scivolone del “nostro(?)” giornale. Infatti, dati alla mano e a ragion veduta, si può tranquillamente affermare che quella del 20 Ottobre sia stata la più grande manifestazione organizzata dai comunisti dopo lo scioglimento del PCI; Piazza S. Giovanni piena, stracolma, di bandiere rosse con la falce e il martello; treni, pullmann e navi organizzati dal nostro Partito e dal PdCI. Ma a leggere Liberazione e a sentire Sansonetti dal palco sembra proprio che ci fossero tutti tranne i comunisti a Piazza S. Giovanni il 20 Ottobre. Facciamo un giochino facile facile: andate a rileggere l’edizione di Domenica 21 e rispondete alla domanda: quante volte è ripetuta la parola comunista? E invece, la parola sinistra? Non c’è partita oltre cento a 0 zero per la sinistra. Bè come militanti del PRC (Partito della Rifondazione Comunista), protagonisti, insieme ad altri, della costruzione di questa grande manifestazione (oltre 15 volantinaggi, 3 attacchinaggi, oltre 60 compagni al corteo) ci siamo stufati di un giornale che ci cancella: la manifestazione del 20 è stata la manifestazione della sinistra comunista e della sinistra sociale (Fiom, lavoratori, migranti, femministe, studenti, ecc); la sinistra, quella di cui parlate voi, non c’era: a casa Mussi e il suo movimento, a casa Pecoraro e i Verdi. L’unità della sinistra? Certo è un tema importante e sentito da tutti: ma è l’unità possibile quella che quella piazza chiedeva; l’unità sui contenuti (no al protocollo sul Welfare, mentre Mussi e Pecoraio hanno votato sì), l’unità sulla disponibilità alla lotta (non vi ricordate più di Mussi che chiedeva di svolgere l’iniziativa in un teatro?). Il 20 il popolo comunista e di sinistra si è ritrovato, voi siete strabici e continuate a vedere solo quello che volete, noi ci siamo stufati di leggervi e non rinnoveremo l’abbonamento e smetteremo con la diffusione militante. Lo sappiamo già che non ci capirete, d’altronde siamo diversi: noi siamo e resteremo comunisti.
PS. Da quando Liberazione ha smesso di fatto di essere il giornale del PRC ed è diventato un giornale di sinistra le vendite (già esigue) sono crollate: apriamo un dibattito? (la sinistra evocata da Sansonetti è più esigua dei vecchi lettori di Liberazione o è il giornale che ormai fa proprio schifo? Si accettano suggerimenti, grazie).

* Segretario del Circolo Che Guevara del PRC di Roma