Call-center, nuove regole sui lavoratori a progetto

Con un brevissimo incontro, appena 15 minuti, il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha illustrato alle parti sociali i contenuti della tanto attesa circolare sui call center. All’appuntamento, oltre al ministro e alla sottosegretaria Rosa Rinaldi, erano presenti i sindacati confederali, il responsabile ministeriale dei servizi ispettivi e il presidente di Assocontact. Il testo definitivo- rivolto agli ispettori al fine di specificare «ciò che può essere considerato lavoro coordinato e a progetto e ciò che invece è tipicamente subordinato»- sarà nelle loro mani solo nei prossimi giorni. La linea di confine tra «autonomi» e «subordinati» non sarà netta, e continuerà a dipendere dalle caratteristiche specifiche delle aziende. Ma, a quanto pare, saranno in ogni caso lavoratori subordinati quelli dei call-center inbound, che ricevono chiamate dall’esterno e dove i telefonisti hanno spesso orari fissi e cartellini da timbrare. Ma su tutti gli altri- i contact center commerciali, dove le paghe sono spesso a cottimo- è molto probabile che i Lap possano continuare a proliferare. In ogni caso la circolare non influenzerà il recente lavoro svolto dagli ispettori nel grande call-center Atesia, dove sono stati denunciati oltre 3800 contratti irregolari. Anzi, proprio il prezioso lavoro dei controllori avrebbe dato uno stimolo in più all’emanazione della direttiva. Il provvedimento- sostiene il ministero con una nota- «sarà sostenuto da una plurarità di azioni di informazione e accompagnamento», un intervento diretto a spingere molte imprese ad una profondo cambiamento dei contratti utilizzati, evitando al contempo ogni pericolo di chiusura. Soddisfazione viene espressa da Cos, azienda leader del settore, e da Emilio Miceli, segretario della Slc, che però ci tiene a specificare che «anche nei call-center outbound molto lavoro dovrebbe essere subordinato». Emilio Viafora (Nidil) preferisce invece un no comment: «Aspettiamo di avere nelle mani la direttiva per dare giudizi». Rosa Rinaldi, sottosegretaria al lavoro che ha accompagnato la scrittura del testo, precisa che «a breve apriremo un tavolo sulle gare al ribasso e sulla ristrutturazione dei servizi ispettivi, troppo spesso carenti di risorse».