Cala ancora l’occupazione nelle grandi imprese industriali

Cala l’occupazione ed accelerano i prezzi alla produzione. È questo in sintesi il quadro che emerge dai dati resi noti oggi dall’’Istat relativi alle grandi imprese.
Le stime relative agli occupati nelle grandi imprese si riferiscono al mese di ottobre: a fronte di una crescita congiunturale dello 0,1%, l’indice generale dell’occupazione segna, su base annua, un calo tendenziale dello 0,4% al lordo della cassa integrazione. Tradotto in posti di lavoro, questo corrisponde a una perdita di circa 8mila dipendenti.
Nei primi 10 mesi dell’anno che sta per chiudersi. rispetto allo stesso periodo del 2005, il calo è stato dello 0,4% al lordo della Cig. La situazione più difficile sul fronte occupazionale colpisce l’industria. La diminuzione tendenziale (sempre a lordo della Cig) è stata dell’1,7% a ottobre, circa 13mila dipendenti in meno rispetto a ottobre 2005. A controbilanciare la situazione sono i servizi, dove l’indice occupazionale è cresciuto dello 0,4% rispetto a un anno prima, con un incremento di circa 5mila posti di lavoro.
Particolarmente significativi i dati relativi ai prezzi alla produzione industriale, anche perché ormai riferiti al penultimo mese dell’anno e corredati da analisi di periodo in grado di abbracciare quasi l’intero 2006. Le cifre comunicate dall’Istituto di statistica riguardano il mese di novembre. L’indice mostra un aumento su base mensile dello 0,1% e del 5,3% su base annua, con un ulteriore avanzamento rispetto al dato tendenziale registrato a ottobre (più 4,9%). L’incremento medio dei primi undici mesi dell’anno è pari al 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda le retribuzioni (lorda per ora lavorata) nel totale delle grandi imprese a ottobre si registra una diminuzione congiunturale (al netto della stagionalità) dello 0,3 per cento e un aumento tendenziale dell’indice grezzo dello 0,6 per cento. Nella media dei primi dieci mesi del 2006 la retribuzione lorda per ora lavorata è cresciuta, rispetto allo stesso periodo del 2005, del 2,3 per cento.