(…) Il 16 ottobre il quotidiano russo Novosti ha riportato
quanto segue: «Vicino al villaggio di Ropotovo è in funzione
un campo di addestramento di miliziani albanesi, vicino a Kosovska Kamenica, nella provincia jugoslava del Kosovo, che è controllata dalle forze americane, notizia riportata dalle forze russe in Kosovo.
Secondo le fonti, nel campo si stanno ora addestrando 50 mujaheddin afghani e algerini, guidati da Zaiman Zawahiri. Questo è indicato essere il fratello di uno dei più stretti associati del terrorista internazionale Osama bin Laden. Questo campo prepara i militanti delle formazioni terroriste in Kosovo e Macedonia. I loro istruttori sono ex ufficiali di etnia albanese che nel 1991-’92 disertarono
dall’esercito jugoslavo».
L’Indipendent ha riportato il 21 ottobre che l’Interpol ha collegato bin Laden alle gang criminali dell’Esercito di Liberazione del Kosovo(Kla), e che «ha fornito uno dei suoi più alti comandanti militari per una unità di elite del Kla» in Kosovo. Questo è stato solo l’inizio. L’obiettivo dello spiegamento delle bande terroriste in Macedonia è prevenire, con la violenza, il ritorno dei rifugiati macedoni ai loro villaggi, “ripuliti” dal Kla durante l’anno e impadronirsi della riserve idriche dalla quale dipende Skopje, la
capitale della Macedonia. (…)
Chi manovra Al-Zawahiri? Il quotidiano macedone Dnevnik il 19 ottobre scorso riportava che il gruppo guidato dal fratello del Dr. Ayman al-Zawahiri, il più stretto associato di Bin Laden, ha attraversato la frontiera del Kosovo ed è entrato in Macedonia. Citando fonti dei servizi di informazione, il giornale ha scritto: «Il fratello
più giovane del comandante in capo nei Balcani di Al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, con circa 50 mujahideen, è entrato in Macedonia e ha cominciato a costruire fortificazioni nella regione di Skopska Crna Gora. Lo scopo del gruppo terrorista è attaccare la riserve idriche di Skopje».