Bertinotti: “Allarghiamo la maggioranza”

Via libera di Bertinotti ad un allargamento della maggioranza. Il presidente della camera lancia l’inaspettata proposta, che certamente avrà profonde conseguenze nel quadro politico, dalle colonne della Stampa di Sabato. “La via dell’alternanza è del tutto compatibile con un allargamento della maggioranza” dichiara Bertinotti, che giudica positivamente l’azione del governo “specialmente sulla politica estera, dove si è prodotta una vera discontinuità”, anche in assenza di “un adeguato disegno riformatore”. E allunga la mano verso quella che già a giugno aveva definito “borghesia buona”. “Ci vorrebbe che qui spuntasse qualche Marchionne”, dice il presidente della camera rivolgendosi all’amministratore delegato della Fiat, esempio di quelle forze moderate che “potrebbero sposare il disegno riformatore del governo”.
Immediate le reazioni in tutto il quadro politico. Commenti durissimi provengono dalle minoranza del Prc: “l’allargamento della maggioranza rappresenterebbe una sconfessione della linea del partito, se andasse in porto bisognerebbe convocare un congresso straordinario e rimettere tutto in discussione>, commenta Salvatore Cannavò, mentre Gianluigi Pegolo giudica così le ultime esternazione dell’ex segretario del Prc: “Qualsiasi allargamento non sarà a costo zero. Se in una coalizione dal baricentro moderato si aggiungono pezzi di coalizione avversa è chiaro che tutta la coalizione si sposta verso destra”. Stop alla proposta di Bertinotti anche dal leader dei Verdi Pecoraro Scanio e da Pino Sgobio, presidente dei parlamentari del Pdci, che parla di “spostamento dell’azione di governo su posizioni neocentriste”. Commenti positivi, invece, vengono dalla Margherita con Castagnetti e dal prodiano Franco Monaco.