Avvocato di Saddam ucciso a Bagdad. Il Vaticano: il rais non va giustiziato

Piange Umm Laith. Pomeriggio a Bagdad. Il marito Khamis al-Obeidi, 48 anni, è stato ritrovato poche ore fa. In una discarica, con tre proiettili. Il terzo avvocato del processo Saddam a essere ucciso. Proprio ieri il Vaticano si è pronunciato contro la pena di morte chiesta dall’ accusa per l’ ex dittatore. Ha detto il cardinale Paul Poupard, Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, che «ogni creatura, anche la più disgraziata, è stata creata ad immagine del Signore. Dio è maestro della vita e della morte». Chi è più disgraziato di Saddam? Il suo avvocato. Quando il Corriere lo intervistò, Al-Obeidi parlò delle minacce ricevute: «Ma continuerò a difendere il presidente perché, dice il poeta, chi teme di scalare le montagne vivrà sempre nelle caverne». E poi «se l’ avessero deposto gli iracheni, non avrei mai accettato. Ma questa è la giustizia dell’ invasore». E’ «giustizia dell’ invasore» una notizia che viene dalla California? Otto marines incriminati per l’ uccisione di un civile iracheno. Anche Al Obeidi era un civile. Ammazzarlo è stato facile. Non si era trasferito in Giordania, come il suo capo Khalid al-Dulaimi che ora, da Amman, accusa dell’ omicidio gli uomini del ministero dell’ Interno. E annuncia che Saddam ha iniziato uno sciopero della fame contro la mancata protezione dei difensori. Aveva le guardie del corpo, al-Obeidi. Non è chiaro dove fossero ieri mattina. Al telefono dal quartiere di Adamiya, Umm Laith piange accanto ai tre figli. Avrebbero dovuto andare all’ estero. Al-Obeidi era uno dei 42 mila iscritti all’ associazione avvocati. Molti hanno lasciato il Paese. «Meglio la legge di Saddam che l’ Iraq senza legge», dice al Corriere Kamal Hamdoun, capo dell’ associazione. La tv non ha ancora annunciato l’ altra notizia di giornata, il sequestro di 110 operai sciiti che lasciavano in pullman due fabbriche a Taji. Al Iraqiya dice che al-Obeidi è morto da shahid, da martire, ucciso dai terroristi. Ma chi sono i terroristi? Fedelissimi di Saddam pronti a farlo fuori per screditare il processo? Squadroni della morte sciiti? Hanno bussato alle sette, 20 uomini in borghese. «Siamo delle forze di sicurezza». La moglie chiede i documenti. Le sventolano in faccia qualcosa, mentre portano via il marito. Per il New York Times erano miliziani del Mahdi, l’ esercito del radicale sciita Moqtada Sadr.

(da Bagdad ha collaborato Walid al-Iraqi)