To the UN Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions
Mr. Philip Alston
c/o OHCHR-UNOG, 1211 Geneva 10, Switzerland
E p.c.
All’Alto Commissario delle Nazioni Unite per Diritti Umani
Ms. Louise Arbour
Al Segretario Generale dell’Onu
Mr Kofi Annan
Al Governo Italiano
Ministro degli Affari Esteri
Al Presidente della Commissione Europea
Mr Josè Manuel Barroso
Al Commissario Europeo per la Giustizia, Libertà e Sicurezza
On. Franco Frattini
Gentile Dr. Alston,
sin dai primi mesi dalla fine del conflitto armato in Iraq siamo stati raggiunti da informazioni secondo le quali un numero rilevante di nostri colleghi nelle Università irachene sarebbero stati oggetto di esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie.
Le testimonianze in questo senso riportate da numerosi organi di stampa sono successivamente state avvalorate in rapporti di agenzie delle Nazioni Unite, di organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani e del Governo Iracheno. Lo stesso fenomeno è stato oggetto di numerose iniziative di denuncia.
Secondo queste fonti, concordanti, potrebbero essere oltre 200 gli accademici assassinati dall’aprile 2003.
Per quanto alcuni di questi casi sono certamente da collegarsi alla diffusa criminalità sviluppatasi in Iraq dopo la caduta del regime, sembra che un numero elevato di uccisioni sia da collegarsi a presunte opinioni politiche. Da un lato si tratta di persone ritenute in accordo con la presenza militare straniera e/o con il processo politico in atto; da un altro lato le esecuzioni sarebbero da mettere in relazione con supposti legami con il precedente regime che obbligava praticamente tutti gli accademici ad aderire al partito unico.
Anche al di là del già gravissimo fatto che persone vengano assassinate a causa delle loro presunte opinioni le conseguenze di questa situazione sono drammatiche.
Secondo il Ministero dell’Università Iracheno oltre 1.000 docenti universitari hanno lasciato il paese negli ultimi due anni, aggiungendosi agli oltre 10.000 che secondo lo stesso Ministero sono dovuti scappare durante il periodo delle sanzioni economiche. Ne risulta un gravissimo impoverimento del tessuto intellettuale iracheno. Atenei che primeggiavano nell’area per competenza e preparazione sono ridotti, secondo le testimonianze di nostri colleghi, a tentare di sopravvivere aspettando un futuro migliore.
Si è inoltre insediato, negli atenei iracheni, un clima di terrore e intimidazione che non può che nuocere gravemente ad una istituzione come quella universitaria che deve essere caratterizzata dalla dialettica aperta e dalla libertà intellettuale. Il timore di ritorsioni da parte dei differenti gruppi armati, ed anche da parte delle autorità pubbliche, limita gravemente la libertà di espressione e menoma alla radice la qualità della università.
Come Rettori, Presidi, Docenti, Ricercatori delle Università italiane ci appelliamo a Lei, nella sua qualità di “Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions” e sulla base del mandato da Lei ricevuto dalla Commissione per i Diritti Umani con la risoluzione 1996/74 (con particolare riferimento alle lettere a) e b)
affinché prenda visione del grave fenomeno di uccisioni extragiudiziarie, sommarie o arbitrarie dei docenti e di altro personale delle Università irachene, anche promuovendo ove necessario una fact-finding mission nel paese, e agisca nei limiti dei suoi poteri sulle autorità locali e sulla comunità internazionale perché prendano provvedimenti tesi a contrastare questo fenomeno.
Come Rettori, Presidi, Docenti, Ricercatori delle Università italiane, in solidarietà con i nostri colleghi iracheni ci rivolgiamo alle autorità italiane, europee ed internazionali affinché si uniscano al nostro appello e collaborino con lo Special Rapporteur.
Primi firmatari
Furio Honsell
Rettore dell’Università degli Studi di Udine
Vincenzo Naso
Direttore CIRPS Università di Roma “La Sapienza”
Silvia Macchi
Docente di pianificazione territoriale Università di Roma “La Sapienza”
Osvaldo Pieroni
Presidente Corsi di Laurea in DES, Cooperazione Sviluppo e Pace
Facolta’ di Economia Universita’ della Calabria
Giordano Sivini, Ordinario di Sociologia Politica
Decano della Facoltà di Economia Università della Calabria