Ancora un’altra base militare U.S.A. a Vicenza, Italia

Appello dei cittadini di Vicenza

Leggi l’appello riportato qui sotto scritto dai comitati dei cittadini
della città d Vicenza, Italia, dove l’esercito americano sta spingendo
per ottenere un’altra base. Questa cosa è stata concordata con il
governo precedente di Berlusconi ed i politici locali senza rendere
partecipi i residenti né il consiglio comunale. Il nuovo governo di
Prodi sta riconsiderando l’accordo. Decideranno alla fine di
Settembre.

Nella città di Vicenza ci sono piani per costruire quindi un’altra
base militare USA.

In opposzione a questi piani, i residenti della zona hanno formato 6
comitati e durante i 3 mesi passati hanno inviato petizioni al Governo
italiano affinchè negasse l’autorizzazione.

L’intero affare è stato condotto in un modo vergognoso. La faccenda,
infatti, è stata avviata dal sindaco Hullweck di Vicenza e
dall’assessore Cicero del Consiglio Comunale, in collaborazione con il
precedente governo Berlusconi, senza mai informare i cittadini di
Vicenza né, tantomeno, discutere in Consiglio Comunale (e il progetto
deve ancora essere discusso!). Nel maggio del 2006 cominciarono a
circolare le prime notizie sul progetto e così i cittadini interessati
cominciarono ad agire.

I cittadini di Vicenza si stanno fortemente opponendo alla costruzione
di una nuova base per i seguenti motivi:

1) Militarizzazione della città. A Vicenza ci sono già trope basi e
possibilità di alloggio per militari americani (Caserma Ederle, le
basi di Longare e Tormeno, un villaggio residenziale e vari depositi e
magazzini in tutta la citta) per non parlare del quartier generale
della Gendarmeria Europea . Tutto questo in una città di 110 mila
abitanti. La costruzione di una nuova base trasformerà la città di
Vicenza nella più estesa base USA in Europa. Tutto questo è in
contrasto con quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa in cui la
presenza militare statunitense si sta riducendo.

2) Protezione del territorio. L’area interessata alla costruzione
della base è una vasta asrea verde completamente circondata dalla
città. Alcune case saranno a non più di 30 metri dalla base!
Attualmente l’area include un piccolo aeroporto civile,
un’associazione di volo e l’unico campo da rugby dela città.

3) Impatto urbano. Saranno costruiti approssimativamente in totale
600.000 metri cubi, equivalenti a 1900 appartamenti di 100 metri
quadri ciascuno, che si aggiungeranno ad una città pesantemente
sviluppata ed in deficit di zine verdi.

4) Impatto sociale. La nuova base darà alloggio ad ulteriori 2000
soldati con le loro rispettive famiglie a cui si aggiungeranno i
dipendendi civili della base. Questo porterà ad un incremento di 15000
persone della popolazione della città!

5) Impatto economico. I contribuenti italiani coprono il 37% dei costi
operativi delle basi militari statunitensi presenti in Italia, che
ammontano a centinaia di milioni di Euro per anno. Un’altra base
aggraverà questo aspetto.

6) Problemi di sicurezza. I soldati, di stanza nella nuova base,
farebbero parte della 173a Airborne Brigade (alcuni dei quali sono già
presenti nella Casema Ederle) che attualmente si trova in Germania. La
173a brigata è una cosidetta forza di risposta rapida
aereotrasportata. Furono i primi a essere paracadutati in Iraq
al’inizio della guerra. La presenza di queste truppe in città creerà
sicuramente problemi di sicurezza; sia perchè la città potrebbe
diventare un obiettivo sensibile agli attacchi terroristici, ma anche
perchè si creeranno problemi associati a questi soldati che rientrano
dai fronti di guerra. Al riguardo la città di Vicenza ha già avuto
esperienza di problemi di scontri e risse e anche di violenze che
vedevano coinvolti militari statunitensi rientrati dall’Iraq. (vedere
http://tinyurl.com/rd5us)

7) Impatto acustico e ambientale dovuto ai veicoli e velivoli militari
usati nella base.

Noi crediamo che il futuro della nostra città (una delle più
produttive in Italia) dovrebbe essere rivolto verso lo sviluppo
dell’economia, dell’occupazione e della ricerca locali, non verso
l’ulteriore militarizzazione.

Il governo Italiano deciderà alla fine di settembre.

Noi chiediamo che il governo si mantenga coerente con le idee
illustrate nella sua piattaforma elettorale e abbia il coraggio di
rispondere alla richiesta con un chiaro e decisivo NO.

La costruzione di una nuova base militare sarà una seria perdità per
l’intera città e per l’Italia stessa.

Il Coordinamento Comitati Cittadini

Partecipa anche tu: Scrivi al Ministro della Difesa esprimendo le tue
considerazioni sulla base. La decisione sarà presa a fine settembre
quindi spedisci il tuo messaggio velocemente. Invia il messaggio al
Ministro Arturo Parisi: [email protected] . Manda una copia del
messaggio (in CCN o con n messaggio separato) all’organizzazione
locale: [email protected]

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