“Al fianco dei lavoratori con azioni concrete”

Si avvicina il momento della verità per i sei dipendenti di “Vigilanza Italia”, che ormai da oltre un mese stanno manifestando con un sit-in permanente davanti la Prefettura in difesa del proprio impiego. Domani, con tutta probabilità, la giornata decisiva durante la quale si terrà l’incontro fra le parti sociali, le istituzioni, rappresentate dal prefetto, Paola Basilone, e dell’assessore regionale al Lavoro, Antonino De Gaetano, e la società siciliana di vigilanza, la “Sicur Transport”, che dovrebbe procedere, almeno sencondo le previsioni ottimistiche che qualche settimana fa ha fatto l’assessore De Gaetano, all’assunzione di Francesco La Gamba, Domenico Mirabello, Vincenzo Leopoldo, Francesco Calabrese, Vincenzo Mazzitelli e Fabio De Gaetano, dopo essere subentrata alla “Vigilanza Italia”, dalla quale i sei dipendono, nella gestione dell’appalto per sorveglianza degli impianti dell’Agip petroli di Vibo Marina.
Nel frattempo, però, i sei vigilantes non sono stati abbandonati a loro stessi, infatti, oltre al sostegno dello Slai cobas, il cui coordinatore provinciale, Nazzareno Piperno è al loro fianco fin dal principio, e della Cgil, rappresentata da Fortunato Petrolo, a stringersi attorno ai sei lavoratori c’è anche Rifondazione comunista. E proprio dal Prc giunge l’impegno istituzionale maggiore con l’assessore regionale De Gaetano e ieri anche con il senatore, eletto proprio in Calabria, Fosco Giannini, giunto a Vibo proprio per dare il suo supporto ai sei dipendenti della “Vigilanza Italia”. Supporto che, come vedremo, non si limita alla semplice solidarietà ma va oltre con azioni concrete di alto profilo istituzionale.
Durante la conferenza stampa, cui hanno preso parte, oltre ai sei lavoratori e ai rappresentanti sindacali, anche il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Franco Daniele, e il segretario cittadino del circolo “Spartacus”, del partito, Renato Giannini. Nel suo intervento il senatore Gianni ha messo in luce l’importanza di «essere al ficanco di chi soffre, di chi è sfruttato e di chi è emarginato» per poi «portare tutta la solidarietà ai lavoratori che sono stati colpiti». Ma «la solidarietà non basta, bisogna muoversi per questi sei ragazzi. E’ una vergogna – ha denunciato Giannini – che un lavoratore appena alza la testa è tagliato dai ‘padroni’». Sul piano pratico, che sta particolarmente a cuore dei sei lavoratori e dello stesso senatore, sarà necessario «aiutare i lavoratori perchè tengano duro». Passando per un richiamo al prossimo referendum costituzionale, al quale «dobbiamo votare no per difendere una costituzione che per la prima volta nella storia d’Europa è fatta anche dalla classe operaia», Giannini ha proposto una serie di iniziative per dare maggior peso allle richieste e alla posizione dei sei vigilantes. In primo luogo una interrogazione parlamentare che «sarà sostenuta non solo da noi ma da tante forze», senza contare che «occorre organizzarsi affinchè questi lavoratori si incontrino quanto meno con il sottosegretario», e che sarà, comunque, condivisa e concordata «insieme ai lavoratori, ci dovranno dir loro cosa dobbiamo fare nell’obiettivo di porre con forza il problema e di smascherare alcune ambiguità, qui non si capisce bene gli spostamenti da un’azienda all’altra, qual’è il mistero, perchè si pigliano lavoratori e si portano da un’altra parte, cosa c’è sotto? I lavoratori nel 2006 possono ancora avanzare alcune istanze oppure devono essere servi e subordinati solo perchè sotto il ricatto della fame? Questo il punto politico e sindacale centrale. Non ci si puo abituare a questo orrore sociale, io mi indigno». Ma per Giannini occorre maggiore attenzione su diversi piani «penso che aziende come queste di solito hanno rapporti con la Regione e altri enti istituzionali, e devono stare attenti, non è una minaccia, ma insomma non è che possiamo dare i soldi ad aziende che poi colpiscono i lavoratori, stiano attenti perchè noi vogliamo soprattutto che sia difesi i lavoratori».
E proprio per difendere i lavoratori che «faremo questa battaglia legati con i lavoratori che indicheranno cosa dobbiamo fare», aggiungendo anche il suggerimento di «fare un appello in città e provincia in difesa e solidarietà dei lavoratori firmato dagli altri lavoratori del territorio e che si faccia un manifesto pubblico in cui appaia evidente alle aziende e alla cittadinanza che tutti i lavoratori aderiscono e sono al fianco dei sei agenti».
Anche dal segretario provinciale di Prc, Franco Daniele è stata espressa la solidarietà e la piena disponibilità ad «essere in prima fila per difendere i lavoratori se siamo uniti le battaglie possiamo vincerle».