Aids, il Brasile viola il brevetto

Il governo Lula produrrà in proprio un farmaco, visto che la compagnia americana Abbott non riduce il prezzo

La multinazionale farmaceutica Abbott non ha intenzione di ridurre il prezzo o di cedere la licenza di fabbricazione di un farmaco anti-aids al Brasile, e così il governo Lula non rispetterà la proprietà del brevetto e produrrà il farmaco in proprio. E’ la prima volta al mondo che uno Stato decide di violare la proprietà intellettuale per un medicinale anti-aids. «Infrangere il brevetto del Kaletra (questo il nome del farmaco, ndr) non è un’infrazione né del contratto di fornitura né degli accordi internazionali sui brevetti. E’ solo l’applicazione delle norme internazionali e degli accordi del Wto, che permettono di adottare misure del genere in circostanze di emergenza», ha detto il ministro della Sanità Humberto Costa. Con la Dichiarazione di Doha del 2001 l’Organizzazione mondiale del commercio ha sancito infatti il principio che gli accordi globali sui brevetti non devono sovrapporsi agli interessi di salute pubblica, e per questo il governo Lula ha definito di «interesse pubblico» il farmaco antiretrovirale, per garantire la continuità del programma statale di lotta all’aids, considerato il più efficace e avanzato al mondo, e garantire a 170 mila pazienti l’accesso gratuito ai farmaci.

Il Kaletra viene somministrato a 23.400 pazienti, contro i 3.200 che lo assumevano nel 2001 quando l’amministrazione di sinistra ha dato vita al programma. Il costo del farmaco rappresenta da solo il 30% della cifra stanziata dal governo per l’acquisto di medicine del programma sanitario. Ma la compagnia farmaceutica non ha però accettato di ridurre nemmeno di un centesimo il prezzo all’ingrosso, che è di 1,17 dollari. E così lo Stato lo produrrà in proprio, in un laboratorio pubblico, a 68 centesimi di dollaro, pagando solo il 3% di royalties alla multinazionale e consentendo così di risparmiare 130 milioni di real all’anno (circa 42 milioni di euro).

Il governo di Brasilia ha ora avviato una trattativa anche con altre due case farmaceutiche, la Merck e la Gilead, per i farmaci Efavirenz e Tenofovir. Queste ultime però sarebbero più propense a cedere, soprattutto dopo il precedente creatosi. Ora la Abbott ha dieci giorni di tempo per rettificare il tiro e fare una controfferta. Dopodiché il Brasile comincerà a produrre il farmaco generico. «Se il governo Lula riuscirà a mantenere questo impegno per la prima volta sarà stata sconfitta la pretesa del Wto di poter determinare da solo, attraverso le decisioni assunte a livello commerciale e finanziario, il destino dell’umanità», è il commento dell’europarlamentare del Prc Vittorio Agnoletto.