Accelerare il processo di costruzione di una lista unitaria anticapitalista e comu

1.Dopo alcuni incomprensioni, il cui rapido superamento – cui abbiamo fortemente contribuito – ne dimostra il carattere non strutturale, è in atto un processo positivo di accelerazione della costruzione di una lista unitaria della sinistra anticapitalistica e comunista alle elezioni europee, che faccia riferimento al gruppo parlamentare europeo (GUE-NGL), in cui convergono i partiti comunisti e di sinistra alternativa dell’Unione europea.

2.Lavoriamo per una lista aperta ai movimenti di lotta, che sotto il simbolo della falce e martello – da sempre riferimento per i comunisti ma anche per le sinistre del movimento operaio e del lavoro (le due cose sono complementari) – sappia suscitare una motivata passione popolare per una sinistra comunista che sia perno di una più vasta unità d’azione a livello sociale, sindacale, di movimento, politica.

3.Essa va costruita fin da oggi anche dal basso, con la costruzione in ogni luogo territoriale o di lavoro, grande e piccolo, di spazi di iniziativa sociale e politica unitaria, nel conflitto sociale. Non deve essere solo strumento di mobilitazione elettorale (certo, anche); deve saper ricostruire un consenso sociale e politico credibile con una iniziativa radicata e duratura, non congiunturale o meramente propagandistica. Ciò significa saper parlare credibilmente ai soggetti sociali più colpiti dalla crisi, non solo alle persone più politicizzate, unificando con obiettivi di lotta appropriati lavoratori occupati, disoccupati e precari, nord e sud del Paese.

4.Costruire una lista unitaria con tali caratteristiche (capace così di superare la soglia ardua del 4%) implica, da parte di ognuno, la necessità di porre l’accento su ciò che unisce, al di là delle differenze fisiologiche di cultura politica e di progetto, che. non vanno continuamente esasperate e di cui si discuterà a suo tempo. Facciamo tesoro della massima saggia e antica per cui a volte il meglio è nemico del bene. Ciò significa anche rispettare la dignità di ogni soggetto, bandire ogni spirito annessionistico, e procedere rapidamente – senza ulteriori indugi e ondeggiamenti – evitando ogni settarismo e ogni polemica superflua, da ogni parte.