«Milano oggi presenta un tessuto economico e produttivo estremamente fragile ed esposto alle ricorrenti crisi del mercato e la riprova di questo la stia-
mo vivendo adesso: l’industria manifatturiera milanese, meccanica e tessile, sta attraversando una grave crisi e sono a rischio circa 50mila posti di lavoro». Giorgio Roilo, segretario generale uscente della Camera del Lavoro di Milano, lancia l’allarme Milano nel suo intervento di apertura al sesto congresso della Camera del capoluogo lombardo.
Apertura del congresso e chiusura della propria carriera sindacale, visto che Roilo lascia la presidenza, per la quale il candidato unico, che dovrà essere eletto domani dall’assemblea, è Onorio Rosati.
Commozione, ringraziamenti e un lungo applauso da parte dell’intera platea per Roilo. Al tavolo, accanto a lui, anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani, presente a tutti i lavori e che oggi terrà le conclusioni del congresso. Dal territorio milanese, riprende Roilo, «sono praticamente scomparse le grandi imprese manifatturiere, molte delle quali hanno preferito dedicarsi alle attività finanziarie ed immobiliari. Un processo di deindustrializzazione e di terziarizzazione della realtà produttiva che ha avuto come conseguenza la polverizzazione dell’impresa sul territorio». La conseguenza è che le imprese milanesi «stanno attraversando una crisi di competitività, dovuta al fatto che è mancata la capacità di innovare i cicli di produzione puntando alla qualità di prodotti». Ma la fragilità del tessuto economico e produttivo del territorio milanese è anche da imputare «alla grave carenza di elaborazione e di iniziativa di Assolombarda». A quella del lavoro, si aggiungono altre emergenze, quelle della casa e della partita che riguarda gli stranieri innanzitutto. Di fatto, a Milano le famiglie sotto la soglia di povertà raggiungono il 14%. In pratica una famiglia su cinque vive in condizioni precarie.
Roilo ricorda anche, oltre al quindicesimo congresso della Cgil nazionale che si terrà ai primi di marzo, il centenario della confederazione, in occasione del quale Milano sarà particolarmente attiva nel corso di tutto l’anno, con incontri, convegni, concerti (tra cui uno mega previsto per questa estate), manifestazioni. Non è un caso, infatti, che la Cgil nacque proprio a Milano, perchè qui il processo di industrializzazione si affermò prima e con maggior intensità che nel resto d’Italia, rendendola quindi la capitale dei lavoratori italiani.