15.000 comunisti e pacifisti israeliani marciano contro il criminale attacco a “Freedom Flottilla”

15.000 comunisti e pacifisti israeliani marciano a Tel Aviv
contro il criminale attacco a “Freedom Flottilla”

Traduzione dallo spagnolo a cura della redazione di l’Ernesto online

Più di 15.000 manifestanti comunisti e pacifisti hanno manifestato sabato 5 giugno a Tel Aviv per protestare contro il criminale intervento dell’esercito israeliano del lunedì precedente contro “Freedom Flottilla” che si è concluso con l’assassinio di nove attivisti turchi in lotta contro l’occupazione dei territori palestinesi.

Un bomba lacrimogena è stata lanciata contro i manifestanti quando la marcia è passata vicino al Museo di Tel Aviv, di fronte al Ministero della Difesa. Gruppi di fascisti hanno cercato in continuazione di attaccare la protesta e si sono scatenati contro i passanti e contro gli avventori dei caffè del centro di Tel Aviv.

All’inizio la manifestazione era stata organizzata dal principale partito di sinistra, il Partito Comunista di Israele, dalla gioventù comunista (Banki-Shabiba) e dal fronte Hadash, per ricordare i 43 anni di Occupazione, l’anniversario dell’inizio della guerra Arabo-Israeliana del 1967 culminata nell’occupazione della Cisgiordania, della Striscia di Gaza, di Gerusalemme Est e dell’altopiano siriano del Golan. In seguito hanno aderito all’iniziativa il partito Meretz e i movimenti Pace ora (Shalom Ajshav), Gush Shalom, Iesh Gvul, Medici per i diritti umani, Combattenti per la pace e altri.

“Il governo ci sta affondando tutti”, “Israele, Palestina, Due stati per due popoli”, “Dobbiamo concludere rapidamente la pace” o “Sanzioni contro Israele” erano alcuni degli slogan scritti sugli striscioni innalzati dai manifestanti.

La manifestazione di massa era guidata dal segretario generale del Partito Comunista di Israele, lo scrittore Mujammad Nafa’h e dai deputati del gruppo Hadash, Mujammad Barakeh, Dov Khenin, Afo Agabarieh, Jannah Sweid e da quelli di Meretz, Jaim Oron y Nitzan Horowitz.