Una mostra su Palmiro Togliatti “padre della Costituzione” a cinquant’anni dalla scomparsa. Alla Camera dei Deputati fino al 18/12

Togliatti-1TOGLIATTI È RITORNATO!

Una mostra su Palmiro Togliatti “padre della Costituzione” a cinquant’anni dalla scomparsa

di Milena Fiore

“Palmiro Togliatti. Un padre della Costituzione”. È questo il titolo della mostra multimediale che è stata inaugurata il 28 novembre presso la Camera dei Deputati nella Sala della Regina, alla presenza del Presidente della Repubblica, della Presidente della Camera, di Marisa Malagoli Togliatti e di numerosi intellettuali e studiosi. Il cuore della mostra riguarda il ruolo svolto da Togliatti dal suo rientro in Italia, nel marzo 1944, e dunque dalla svolta di Salerno, all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana il 1° gennaio 1948. Ma uno spazio è dedicato anche alla biografia di Ercoli precedente al 1944 e al suo ruolo di Segretario del PCI e parlamentare dal 1948 al 1964, anno della sua morte.

La mostra – costruita all’interno di un ambiente scenografico molto suggestivo, che costituisce uno spazio a sé stante nella Sala della Regina, composto da teli specchianti, monitor, proiezioni e touch-screen – comprende moltissimi materiali audiovisivi, che si affiancano a documenti originali (tra i quali il manoscritto del Memoriale di Jalta), fotografie, giornali dell’epoca, manifesti, e alla riproduzione in dimensioni reali del celebre quadro di Guttuso sui funerali del Segretario comunista. Nove sono i focus principali: Da Mosca a Napoli; Da Napoli a Roma; L’eredità di Gramsci; La liberazione; Togliatti guardasigilli; L’Italia alle urne; La libertà e l’amore; Verso il mondo bipolare; La Costituzione.

La mostra, fortemente voluta dalla Fondazione Istituto Gramsci, è stata realizzata da quest’ultima assieme all’Archivio centrale dello Stato e all’Archivio storico della Camera dei deputati, con la preziosa collaborazione dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (AAMOD) e dell’Università degli studi Roma Tre, presso la quale si trova la biblioteca di Togliatti.

Tra i contributi audiovisivi forniti dall’AAMOD, spiccano film documentari realizzati da registi di grande rilievo, vicini o iscritti al Partito comunista, come Togliatti è ritornato di Carlo Lizzani, con immagini della prima manifestazione col Segretario del PCI dopo l’attentato subito nel luglio 1948; I fatti di Modena, dello stesso Lizzani, sui funerali dei lavoratori uccisi durante una manifestazione nel 1950, a cui Togliatti partecipò assieme a Di Vittorio; o Pace, lavoro e libertà di Gillo Pontecorvo, che dà conto dei lavori del VII Congresso del partito. Di grande interesse anche il filmato della visita di Togliatti ai lavoratori della Geloso in lotta, realizzato dalla Federazione milanese del PCI. Vi è poi la “chicca” del discorso in francese del compagno “Ercoli” al VII Congresso dell’Internazionale comunista, che all’indomani dell’ascesa del nazismo varò la linea dei fronti popolari antifascisti e del quale fu protagonista assieme a Georgij Dimitrov. Interessanti anche le tribune politiche ed elettorali con Togliatti, recuperate presso le Teche Rai, e i materiali di contesto forniti dall’Istituto Luce.

Una parte della mostra è infine dedicata alla morte di Togliatti a Jalta, in Unione Sovietica, e agli imponenti funerali che si tennero a Roma e che costituiscono una delle più straordinarie manifestazioni di massa della storia repubblicana. Di questo evento rimane il film collettivo L’Italia con Togliatti, che ebbe tra i suoi autori registi come Paolo e Vittorio Taviani, Carlo Lizzani e Glauco Pellegrini, e che pure è tra i materiali forniti dall’Archivio. Degno di nota è anche il fatto che dal girato di quel documentario furono tratte sequenze di grande bellezza e intensità presenti nei film Sovversivi di Paolo e Vittorio Taviani e Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini, dei quali pure sono riproposti alcuni brani.

La mostra sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 18 dicembre (ultimo ingresso ore 17.30), sempre presso la Sala della Regina, esclusi i sabato e i giorni festivi. È anche un’occasione per visitare Palazzo Montecitorio e, lungo il corridoio che conduce alla mostra, ammirare tra i vari busti quello del deputato comunista Antonio Gramsci.