Così si unirono i lavoratori di tutto il mondo

di Angelo D’Orsi | da la Stampa, 1 settembre 2014

dorsi lavoratoridituttoilmondouniteviIl 28 settembre di 150 anni fa nasceva a Londra la Prima Internazionale. La vicenda in un’antologia di testi dell’epoca, da Marx a Bakunin, agli scritti degli operai. Una lettura preziosa in un momento storico in cui i diritti dei lavoratori vengono messi in discussione.

Londra, 28 settembre 1864: la sala del St. Martin’s Hall, nel cuore di Londra, era affollata da duemila uomini e donne di umili condizioni, inglesi, ma anche tedeschi, francesi, spagnoli, russi, polacchi, italiani… Nessuno, quel giorno, sospettava che stava nascendo la prima organizzazione mondiale proletaria. Forse neppure Karl Marx, la testa pensante più celebre, autore (pur in collaborazione con Engels) del Manifesto del Partito comunista che a Londra aveva visto la luce nel 1848.

Una preziosa antologia, che il dinamico editore Donzelli manda ora in libreria, ci consente di ripercorrere la vicenda della Prima Internazionale, vissuta fino al 1876, quando le difficoltà organizzative, il contrasto con gli anarchici (e la nascita di una loro «Internazionale antiautoritaria»), oltre alle persecuzioni poliziesche, ne segnarono la fine. L’Associazione fu poi sostituita, nel 1889, dalla Seconda, naufragata nel 1914, nel fragoroso scoppio della Grande guerra, che vide i diversi partiti operai schierarsi con le rispettive classi dirigenti, facendo così crollare clamorosamente il mito dell’internazionalismo proletario.

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