La sinistra assente. Crisi, società dello spettacolo, guerra. Di Domenico Losurdo

losurdo lasinistrasssente copertinaLe promesse del 1989 di un mondo all’insegna del benessere e della pace non si sono realizzate. La crisi economica sancisce il ritorno della miseria di massa anche nei paesi più sviluppati e inasprisce la polarizzazione sociale sino al punto di consentire alla grande ricchezza di monopolizzare le istituzioni politiche. Sul piano internazionale, a una «piccola guerra» (che però comporta decine di migliaia di morti per il paese di volta in volta investito) segue un’altra. Per di più, all’orizzonte si delinea il pericolo di conflitti su larga scala, che potrebbero persino varcare la soglia nucleare. Più che mai si avverte l’esigenza di una forza di opposizione: disgraziatamente in Occidente la sinistra è assente. Come spiegare tale assenza? Come leggere il mondo venutosi a costituire dopo il 1989? Attraverso quali meccanismi la «società della spettacolo» riesce a legittimare guerra e politica di guerra? Come costruire l’alternativa? A queste domande s’impegna a rispondere Domenico Losurdo con un’analisi originale, spregiudicata e destinata a suscitare polemiche.

Domenico Losurdo è professore emerito dell’Università degli Studi di Urbino. Tra le sue pubblicazioni, regolarmente tradotte in più lingue, ricordiamo quelle più recenti: Controstoria del liberalismo (Laterza, 2010, 4° ristampa), La lotta di classe (Laterza, 2013, 2° ristampa), Nietzsche, il ribelle aristocratico (Bollati Boringhieri, 2014, 3° ristampa). Per i nostri tipi ha pubblicato Stalin. Storia e critica di una leggenda nera.