Fermiamo con la lotta la stretta antipopolare e autoritaria in atto nel paese

di Mauro Gemma

proteste 15 novembre 2013 3 romaLa stretta antipopolare e autoritaria in atto nel paese continua senza tregua. Con la fiducia al Senato sul provvedimento che lede mortalmente i diritti del lavoro, viene inferto un altro micidiale colpo alla democrazia del nostro paese e ai valori costituzionali usciti dalla Resistenza. Un colpo che si aggiunge a quelli ripetutamente inferti con la partecipazione del nostro paese a tutte le campagne di aggressione e di guerra che l’imperialismo continua a scatenare nel mondo.

Di fronte alla marcia inarrestabile verso la liquidazione dei principi della Carta costituzionale da parte del peggior governo del nostro dopoguerra, va pure segnalato come la sedicente “sinistra” del PD (con le sole eccezioni del senatore Tocci, che ha avuto la dignità di dimettersi dalla carica indignato da questo scempio, e di Casson e Mineo che si sono assentati dall’aula) non sappia far altro che esprimere la propria fiducia (“critica”, viene chiamata senza il senso del ridicolo) all’italico emulo della “Lady di ferro”. Dando in fondo ragione a Renzi, quando liquida le contorsioni di questa “opposizione” come una “sceneggiata”.

Ora non ci resta che la lotta. Diamo allora coerenza alle parole di fermezza pronunciate l’8 ottobre dal leader della FIOM, mobilitandoci innanzitutto per la riuscita della grande manifestazione del 25 ottobre e delle altre iniziative di lotta organizzate da tutti quei sindacati ancora degni di questo nome.