Fine di una leggenda

usa europedi Vladimiro Giacché 

da Facebook

A quanto pare la Merkel ha indotto Schäuble (che stava facendo saltare il compromesso raggiunto il 20 febbraio con Atene, già parecchio oneroso per quest’ultima) a più miti consigli riguardo alla Grecia. Questo su pressione di Obama, che ritiene che una uscita della Grecia dall’euro (e contestuale suo accordo con la Russia) indebolirebbe il fronte sud-est della Nato e quindi il suo controllo su quella parte del Mediterraneo.

Le lezioni contenute in questa vicenda sono diverse:

1) Fine della leggenda per cui l’Unione Europea non c’entrerebbe nulla o quasi con la Nato (quante volte ci hanno detto che si tratta di due cose diverse, che il trattato di associazione dell’Ucraina all’Unione Europea non aveva nulla a che fare con la Nato ecc?)

2) Fine della leggenda di un’Europa e di un Euro intesi quali baluardo contro il predominio economico e monetario statunitense Emoticon smile contro l’imperialismo USA). Se lo fossero, perché Obama dovrebbe difendere così strenuamente un’unione monetaria concorrente?

3) Fine della leggenda per cui l’applicazione delle regole europee non avrebbe nulla di discrezione e sarebbe scevra da ogni considerazione di carattere politico.

4) La verità è che oggi l’Unione Europea e gli Stati Uniti, con le rispettive monete, rappresentano un unico blocco imperialistico che si oppone al resto del mondo (BRICS e quant’altro), cercando disperatamente di mantenere per le proprie grandi imprese e grandi banche (in tutta evidenza non per la gran parte dei propri cittadini) rendite di posizione che la crescita di altre economie extraeuropee e extraoccidentali mette in discussione. Il nemico politico di questo blocco è la Russia, quello economico-monetario è la Cina. Questo blocco intende rafforzarsi a breve con il trattato TTIP (che finirà di spazzare via la nostra economia). Ma è bene avere chiaro che si tratta di rendite alla lunga indifendibili con strumenti diversi da quelli militari. 

Le conseguenze pratico-politiche di tutto questo circa la desiderabilità dell’Unione Europea e della moneta unica che le fa da collante (ma che al tempo stesso, per la sua funzione di consolidamento di rapporti gerarchici e di dominio inaccettabili entro la stessa Europa, ne esaspera i conflitti interni) le lascio trarre a chi legge. E soprattutto a chi continua a scambiare l’europeismo per internazionalismo.