L’ascesa della Cina è una buona notizia per l’Italia

floros italia commerci investimenti 820di Demostenes Floros | da Limes Online

Si sta ridisegnando la divisione internazionale del lavoro. Roma potrebbe contare su Pechino e Mosca, ma deve capire le regole del gioco.

A marzo, il prezzo del petrolio è calato. Il Brent ha chiuso a 55,01 dollari al barile [$/b], mentre il Wt, dopo aver toccato i 42,03$/b il 17 marzo, il minimo dal 2009, ha prezzato 47,53$/b. Il dollaro si è rafforzato sull’euro oltrepassando quota 1,05€/$, il livello più basso degli ultimi 12 anni, per poi assestarsi attorno a 1,08€/$. Il momentaneo aumento di prezzo del greggio di metà mese è stato dovuto al bombardamento dello Yemen ad opera dell’eterogenea coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita: Riyad, dopo mesi di aggressive politiche di sconti che hanno portato a un incremento delle proprie quote di mercato, ha deciso di alzare il prezzo di listino del proprio petrolio.

Secondo le previsioni dell’International energy agency, la domanda globale di petrolio 2015 aumenterà di 1 milione di b/d, raggiungendo il record di 93.5 milioni di b/d. A febbraio, l’offerta globale è stata di 94 milioni di b/d. Da giugno 2014 alla seconda decade di gennaio 2015, il forte trend ribassista del petrolio è stato costante per entrambe le qualità, mentre a partire da febbraio di quest’anno l’oro nero ha intrapreso un andamento contraddistinto da una marcata volatilità.

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