La Russia non arretra, l’Occidente prova a ricompattarsi

mini1 115 500di Demostenes Floros | da Limes

Mosca reagisce al crollo del rublo e alle sanzioni di Usa e Ue con l’Unione Economica Eurasiatica e l’aiuto della Cina. Nel Vecchio Continente andrebbe seguito l’esempio della Grecia.

Il prezzo del greggio ha proseguito il suo trend discendente a gennaio. Brent e Wti, dopo aver raggiunto il minimo da 6 anni, hanno tuttavia chiuso il mese in marcato recupero, rispettivamente a 52,95 dollari/barile ($/b) e 48,19 $/b. All’origine di questo dato ci sono le notizie provenienti dagli Stati Uniti, che indicavano una riduzione delle trivelle attive del 24% rispetto al picco di ottobre, in particolare nel settore del fracking.

Il calo del prezzo del petrolio ha trascinato verso il basso i prezzi del gas naturale, in particolare i contratti indicizzati al greggio take or paypiù che sul mercato spot, comunque in discesa a causa della debole domanda. Tra le materie prime, anche il prezzo del rame è crollato a dimostrazione di una situazione economica globale di grande instabilità.

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