L’uovo del serpente

pcu corteodi Pedro Guerreiro, Segreteria del Partito Comunista Portoghese

da www.avante.pt | Traduzione di Marx21.it

Per i democratici e gli antifascisti i recenti sviluppi della situazione in Ucraina possono solo rappresentare motivo di preoccupazione.

Tra questi, c’è l’annuncio il 15 maggio della promulgazione delle leggi che – a partire da una monumentale falsificazione della storia – mirano a criminalizzare l’Unione Sovietica e, in termini pratici, a proibire l’ideologia comunista e a impedire l’attività del Partito Comunista di Ucraina, e anche di altre forze democratiche e antifasciste ucraine. Leggi che, contemporaneamente, intendono “legittimare” e promuovere l’ “Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini” e l’ “Esercito Ribelle Ucraino” che, va ricordato, commisero terribili atrocità contro le popolazioni dell’Unione Sovietica e della Polonia e collaborarono con le orde SS naziste nella Seconda Guerra Mondiale.

Questa decisione delle autorità di Kiev preannuncia l’intensificazione della repressione politica, anticomunista e antidemocratica dell’attuale corso di fascistizzazione e militarizzazione dell’Ucraina, scatenato con il colpo di Stato del febbraio 2014, fomentato e appoggiato dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dalla NATO.

Va rilevato che è con l’attiva connivenza degli USA, dell’UE e della NATO (e il silenzio dei grandi mezzi di comunicazione sociale “occidentali”) che le forze golpiste in Ucraina – rappresentate da organizzazioni che rivendicano l’eredità nazifascista – violano diritti e libertà, compiono azioni di brutale violenza, comprese aggressioni e assassini, instaurando un regime intimidatorio e persecutorio e scatenando la guerra contro le popolazioni del Donbass che resistono all’ordine golpista.

Pur non annunciandolo apertamente e nonostante l’intensa e sistematica campagna di di disinformazione con cui cercano di dividere il popolo ucraino e di nascondere le loro reali responsabilità, crimini e  intenzioni, le autorità di Kiev non riescono comunque a nascondere la  natura fascista del loro potere, che si manifesta, sempre più, come un’autentica dittatura terrorista degli oligarchi alleati all’imperialismo. Il loro obiettivo è imporre, con la violenza e lo sfruttamento del popolo ucraino, il colossale saccheggio delle sue risorse (sotto la tutela del FMI, degli USA e dell’UE) e l’inserimento dell’Ucraina nella scalata bellicista contro la Federazione Russa.

Inoltre, per comprendere l’attuale situazione in Ucraina occorre tenere presente che essa si inserisce nella strategia di avanzata della NATO, degli USA e dell’UE verso Est – che, va pure ricordato, passò anche attraverso la distruzione della Jugoslavia – in conseguenza della fine dell’Unione Sovietica e del campo dei paesi socialisti in Europa. Come occorre tenere presente che essa è il riflesso dell’offensiva condotta dall’imperialismo nordamericano che, con i suoi alleati, cerca di assicurare la propria egemonia, intensificando lo sfruttamento, imponendo il suo dominio economico e politico, aggredendo la sovranità e l’indipendenza degli stati, facendo avanzare forze fasciste e lanciandosi nella guerra – nel quadro più generale della crisi strutturale del capitalismo,  dell’ampio processo di riaggregazione delle forze che ha luogo a livello mondiale e della resistenza e lotta dei lavoratori e dei popoli per i loro diritti ed emancipazione.

Le leggi ora promulgate dalle autorità di Kiev, che esigono la più ferma denuncia e condanna, sono dirette contro tutti gli ucraini che, in qualche modo, resistono e lottano contro l’oppressione, lo sfruttamento e la guerra e per la libertà, la democrazia, il progresso e la pace: comunisti e altri democratici e antifascisti, a cui dobbiamo la più ampia manifestazione di solidarietà.