A Bologna con l’Ucraina antifascista

chiesa sorini ucrainaGiuseppe Agrello, Segretario Provinciale PdCI – Federazione di Bologna

Diego Rios, Responsabile Organizzazione PdCI – Federazione di Bologna

Il 1° aprile 2014 a Bologna si e’ svolta l’iniziativa dal titolo “La polveriera Ucraina; nel 15º anniversario dei bombardamenti NATO sulla Jugoslavia di nuovo l’imperialismo dell’UE e degli USA pone le premesse per il fascismo e la guerra nel vecchio continente”.

La serata, organizzata dalla federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani in collaborazione con il suo dipartimento esteri, dal Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia e dal Partito della Rifondazione Comunista, e’ stata introdotta e coordinata da Andrea Martocchia (CNJ) e ha visto gli interventi di Simone Gimona (PRC), Giulietto Chiesa (giornalista e presidente di Alternativa Politica) e Fausto Sorini (responsabile Dipartimento Esteri del PdCI). All’evento hanno partecipato circa 200 persone, tra militanti di organizzazioni politiche, sindacali e singoli, in stragrande maggioranza giovani, tutti uniti per l’interesse e la preoccupazione che suscita ciò che sta accadendo in Ucraina.


Perché’ un’iniziativa sulla situazione in Ucraina?

La vicenda Ucraina viene spesso descritta dai media occidentali come una situazione di sollevamento delle masse popolari contro i propri oppressori. Di fronte a questo bombardamento mediatico che, attuando una tecnica ormai nota, porta l’opinione pubblica a credere che sia giusto aiutare quei popoli e pertanto intervenire anche militarmente qualora fosse necessario, non si poteva rimanere in silenzio. E’ compito dei comunisti, degli antifascisti, di chi si riconosce nel movimento per la pace raccontare come stanno realmente le cose, informare la classe lavoratrice del nuovo attacco imperialistico in corso, del golpe fascista avvenuto a Kiev sotto la spinta degli USA, della NATO e dell’UE, del pericolo di una guerra di proporzioni inimmaginabili, che ricadrebbe inevitabilmente anche sul nostro Paese.

Contro-informazione per resistere

La rilevanza dell’informazione, il modo con cui questa viene diffusa (subordinata ovviamente a chi ne detiene il possesso), la sua precisa e accurata manipolazione volta ad uniformare il pubblico al pensiero dominante, è stato uno dei filoni conduttori della serata.

Giulietto Chiesa ha sottolineato più’ volte nel suo intervento che la contro-informazione e’ uno degli strumenti di resistenza; e’ attraverso di essa che si devono svelare gli interessi del capitale e (di)mostrare chi sono i veri nemici del popolo, al fine di non confondere gli oppressi con gli oppressori, di non cadere nella trappola dei media nostrani che vorrebbero farci credere che i fascisti sono dei liberatori.

A tal proposito Chiesa ha presentato Pandora TV, canale di informazione alternativo che, in collaborazione con Russia Today (che ha messo gratuitamente a disposizione l’intero palinsesto), sta seguendo puntualmente l’evolversi della vicenda ucraina e fornisce un servizio con un punto di vista oggettivo e completamente libero dai poteri forti che hanno sostenuto ideologicamente e materialmente il golpe fascista sin dall’inizio, ovvero da molto tempo prima dei successi di piazza Majdan (1). Ci riferiamo chiaramente agli USA, all’UE ed alla NATO.

Proprio perché’ convinti del valore intrinseco della contro-informazione come strumento di resistenza attiva, durante la serata abbiamo realizzato un collegamento Skype con Anatolii Sokolyuk, responsabile esteri del Partito Comunista di Ucraina, che è stato molto utile ed interessante poiché ci ha portato a conoscere direttamente le condizioni materiali di chi lotta col suo popolo contro i fascisti, i diversi episodi che stanno avvenendo e le considerazioni sul futuro che spetta all’Ucraina, sia sul piano nazionale che su quello internazionale, molto complesso per le sue relazioni con la Russia e per il braccio di ferro tra quest’ultima con gli USA e con l’UE.

La necessita’ di un fronte antifascista, di un movimento per la pace in Italia.

Il problema dell’informazione in Italia assume una rilevanza strategica in quanto essa e’ completamente affine ai poteri forti ed agli interessi del capitale, che ne detengono la proprietà’. Milioni di italiani subiscono quotidianamente un sottile e mirato “lavaggio del cervello” che li porta ad accogliere con favore le ingerenze del nostro Paese in uno Stato Sovrano e ad esultare per la caduta di un governo legittimo.

Questo effetto si moltiplica anche causa dell’assenza di una sinistra che sappia unirsi nella lotta, nei valori e nella tradizione antifascista, e che sia capace di dare un corretto orientamento alle masse popolari e a tutti quelli che si riconoscono nella Resistenza contro il fascismo. L’attuale “centro sinistra” e la socialdemocrazia non sono in grado di esprimere un’opinione capace di creare e dar forza ad un grande movimento in difesa della pace, ma al contrario sostengono i principi per i quali si sono battuti i cosiddetti “rivoluzionari” di piazza Majdan, sostenendo cosi’, nei fatti, il golpe fascista.

Noi comunisti non ci arrendiamo, costruiremo in tutti i luoghi iniziative di confronto e dibattito che possano risvegliare le coscienze, parleremo con tutti quelli che incontriamo per metterli di fronte alla gravita’ della situazione, proveremo con tutte le nostre forze a costruire un grande movimento che si batta in difesa della pace e per i diritti della classe lavoratrice. E’ necessario, oggi più’ che mai, mettere in campo un ampio fronte antifascista, provare a risvegliare quel sentimento per la pace che agli inizi degli anni 2000 riempiva le piazze e le strade di bandiere arcobaleno.

La strada è quella espressa dal compagno Fausto Sorini nelle conclusioni, che possono essere sintetizzate nella formula “il fascismo lo si combatte con un progetto nazionale, continentale e internazionalista, alternativo all’Unione Europea e alla NATO” (2), formula che va intesa nella necessità di spostare l’asse delle relazioni internazionali verso est, sganciandosi dalla subalternità’ agli USA e sviluppando a livello europeo rapporti di cooperazione, pur nelle diversità socio-economiche e politiche, con la Russia, i Paesi Orientali e i BRICS.

I Comunisti Italiani da sempre contro ogni forma di fascismo

Il Partito dei Comunisti Italiani ha manifestato sin dall’inizio solidarietà verso i comunisti e il popolo ucraino, sostegno e contributo attivo, militante e rivoluzionario nel solco della migliore tradizione comunista.

In questo senso ribadiamo l’importanza di un’informazione puntuale ed oggettiva, attraverso la quale approfondire l’analisi e ricercare le possibili azioni di lotta da intraprendere per rafforzare il movimento antifascista europeo, essendo consapevoli che l’avanzata reazionaria non sia un fenomeno circoscritto alla sola Ucraina (si pensi, per esempio, alla Francia (3) o alla Grecia), ma parte di un preciso disegno imperialista volto ad indebolire l’intera classe lavoratrice.

(1) http://www.civg.it/index.php?option=com_multicategories&view=article&id=294:ecco-chi-sono-i-gruppi-d-assalto-della-rivolta-di-kiev&catid=27&Itemid=142

(3) https://www.marx21.it/internazionale/europa/23830-il-fascismo-avanza-in-europa-lo-si-combatte-con-un-progetto-nazionale-continentale-e-internazionalista-alternativo-allunione-europea-e-alla-nato.html

(2) https://www.marx21.it/internazionale/europa/23853-la-crescita-della-destra-estrema-in-francia-le-responsabilita-dei-socialisti.html


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