I fascisti ucraini scatenano la violenza e l’antisemitismo, coperti dalla complicità dell’Unione Europea e della NATO

di Mauro Gemma

molotov kiev scontriLe agenzie ci informano che i leader cosiddetti “moderati” della piazza fascista di Kiev incitano i manifestanti ad armarsi di tutto punto per raggiungere l’obiettivo che si sono posti fin dall’inizio: rovesciare il governo con la violenza. Televideo ieri comunicava che tutti i leader della rivolta (compresi Klitchko e Yatsenyuk, i “beniamini” dell’Occidente) si sono associati all’appello dell’ex ministro della Difesa che ha galvanizzato le bande di fascisti presenti. Gli stessi che, nei giorni scorsi hanno dato sfogo ai più bestiali istinti che caratterizzano la feccia hitleriana, scatenandosi, come hanno denunciato le organizzazioni ebraiche di Kiev nel silenzio più totale della nostra “civile” Europa, in aggressioni contro inermi cittadini di religione ebraica. Le bande nazifasciste sanno ormai di agire impunite. Godono del sostegno esplicito delle ambasciate e delle cancellerie di tutti i paesi occidentali, compreso il nostro. Godono della complicità di un apparato mediatico e culturale (basti vedere le esibizioni di Fazio con le stelle del cinema USA) completamente asservito agli interessi della NATO e ammiccante verso i più orribili rigurgiti reazionari, quando fanno comodo. Godono del silenzio di tanta parte della sinistra che preferisce accodarsi alle campagne vergognose che sono state allestite in occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Sochi, per mettere in difficoltà il paese che più di altri ostacola in questo momento i piani egemonici dell’imperialismo.