La Cina e l’America Latina rafforzano la collaborazione

li-dilmaa cura della redazione di Marx21.it

La visita del primo ministro cinese Li Keqiang in Brasile e in altri paesi latinoamericani

In questi giorni, il primo ministro cinese Li Keqiang si è recato in visita in America Latina, precisamente in Brasile, Colombia, Perù e Cile, allo scopo di approfondire la già consistente collaborazione esistente con le nazioni sudamericane e le organizzazioni internazionali che promuovono i processi di integrazione continentale, con particolare riferimento ai settori industriale, tecnologico, agro-alimentare, dello sviluppo infrastrutturale, della creazione di zone di libero commercio, della formazione delle risorse umane e del sostegno finanziario.

Particolare rilievo hanno assunto i colloqui con i governanti del Brasile. In particolare l’incontro con la presidente della Repubblica Dilma Rousseff  ha confermato la rilevanza dell’intesa raggiunta tra le due grandi nazioni che condividono ormai da tempo l’appartenenza al blocco dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).

I due capi di Stato hanno firmato ben 35 accordi di cooperazione, per un importo complessivo di 53.000 milioni di dollari. Le intese riguardano innumerevoli settori, alcuni dei quali assumono un carattere strategico: agricoltura,  trasporti, energia, ferrovie, aeroporti, porti marittimi e servizi.

Una parte rilevante di tale investimento (oltre 3.000 milioni di dollari) sarà destinato alla realizzazione di nuovi giganteschi progetti, tra cui spicca quello della partecipazione alla costruzione della Ferrovia Transoceanica che collegherà il Brasile alla costa peruviana del Pacifico. Il progetto, che è frutto della partnership tra Brasile, Perù e Cina, avrà un costo stimato tra 4500 e 10.000 milioni di dollari e rappresenterà un tassello essenziale nell’integrazione latinoamericana, con ricadute rilevanti per quanto riguarda la riduzione dei costi di trasporto delle merci, in particolare di cereali, carne e altri prodotti destinati al mercato cinese e asiatico più in generale. I due presidenti hanno discusso anche della possibile realizzazione di un progetto cino-brasiliano relativo ad una linea di alta velocità nel grande paese sudamericano. Mentre accordi importanti sono stati siglati per la vendita di 40 aerei brasiliani alla cinese Tianjin Airlines. In seguito, nel suo incontro con il governatore di Rio de Janeiro, il primo ministro cinese ha anche annunciato l’intenzione di costruire installazioni industriali, ad esempio per la produzione e la manutenzione di vagoni per la metropolitana della grande città.   

Le relazioni tra i due paesi hanno vissuto una fase di progressivo sviluppo fin dal momento dell’arrivo alla guida del paese del governo guidato da Lula, con un’impetuosa accelerazione dal momento della creazione del blocco BRICS.

Proprio la convocazione del prossimo vertice BRICS, che si svolgerà in Russia nel mese di luglio, è stato un altro importante argomento affrontato nei colloqui tra i due presidenti. Nell’incontro è emerso anche l’impegno del Brasile, non solo ad essere tra i fondatori della Banca Asiatica degli Investimenti, ma a renderla motore della realizzazione di imponenti progetti infrastrutturali per il Brasile e l’intera regione latinoamericana.

Quanto la Cina stia puntando sull’America Latina (investita dai più significativi processi attualmente in corso di trasformazione democratica, progressista e antimperialista) è testimoniato da alcuni dati diffusi dall’agenzia cinese Xinhua: il commercio tra la Cina e l’America Latina è cresciuto di venti volte negli ultimi quattordici anni, fino a raggiungere un volume di 231.400 milioni dollari nel 2014, con una previsione di 500.000 milioni di dollari entro il prossimo decennio. Mentre gli investimenti cinesi nel continente stanno crescendo a ritmo accelerato, avendo già oltrepassato gli 80.000 milioni di dollari.

Fonte: Vermelho e Xinhua