A. Guerrero, uno dei cinque eroi cubani: «Chi considera Cuba un piccolo faro, dovrebbe desiderare il cambiamento anche a casa propria»

di Marinella Correggia 
da www.lantidiplomatico.it

“Il capitalismo non è la soluzione per il mondo”; “Non siamo idioti. I giovani cubani conoscono il mostro americano e non c’è pericolo di invasione culturale ed economica”

«Come diceva il nostro eroe rivoluzionario José Martí: “Un principio giusto, in fondo a una grotta, è più forte di un esercito”; e per un periodo le nostre celle, negli Stati Uniti, erano in pratica dei buchi. Ma noi siamo sempre stati determinati, mai deboli. Anche quando abbiamo pensato che forse saremmo morti in prigione. Non potevamo tradire un popolo che ha resistito a tutte le aggressioni.». Antonio Guerrero, uno dei cinque eroi cubani («los 5»), ingegnere, poeta e pittore, ha raccontato a Roma ad un evento organizzato da Associazione italiana Cuba e l’Ambasciata cubana in Italia, fra gli applausi, la sua lunga prigionia, sulla base di una sentenza di condanna per spionaggio oltremodo ingiusta: i cinque agenti cercavano solo di proteggere Cuba dalle attività terroristiche statunitensi che hanno costellato la storia dei due paesi.

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