Diritti umani e “diritti umani”

Venezuela folla bandiererossedi Clodovaldo Hernandez*
da www.difundelaverdad.org.ve

Traduzione di Marx21.it

Come l’apparato mediatico e certe organizzazioni non governative al servizio degli interessi imperialistici e delle oligarchie locali hanno descritto gli effetti della sedizione e delle violenze organizzate in Venezuela per rovesciare la Rivoluzione Bolivariana.

Per alcuni burocrati internazionali, per i portavoce di organizzazioni non governative molto considerate e per certi media (con diversi gradi di reputazione) esistono diritti umani e “diritti umani”.

Questa specie di trinità diabolica (mi si accuserà di sacrilegio) si è autoeretta ad autorità suprema in materia di libertà e garanzie, ad amministratore universale della verità su questo tema, e ha stabilito una linea di divisione classista, quasi che i diritti umani siano uno di quegli spettacoli in cui esiste una zona VIP e un’altra per il volgo.

I diritti umani dei giovani studenti (che per questi burocrati, per queste ONG e questi media sono quasi esclusivamente “il giovane o la giovane della classe media all’opposizione”) sono diritti umani di prima classe, di alto rango, o in qualunque altro modo voleste definirli. In cambio, i diritti degli altri individui, quelli che si è soliti etichettare come “dalla parte del governo”, sono “diritti umani”. Nella stampa ci si imbatte in affermazioni destinate a mettere in discussione il fatto che costoro meritino considerazione e che le loro recriminazioni sino genuine. Nei media audiovisivi, i conduttori pronunciano le frasi con un pizzico di sarcasmo e nelle TV certe presentatrici con una grande capacità istrionica addirittura inarcano le ciglia come le attrici di una telenovela. Il messaggio mediatico è evidente: queste altre persone non hanno in realtà diritti, hanno acquistato biglietti a buon prezzo cercando di intrufolarsi nella zona VIP.

Ciò non rappresenta niente di nuovo, ma negli ultimi giorni ha avuto molto risalto perché in tutte le notizie delle ONG sulle denunce presentate dall’opposizione (alcune delle quali finanziate da potenze straniere) all’Organizzazione delle Nazioni Unite contro il governo venezuelano si è parlato di diritti umani senza alcun tipo di postilla, asterisco o dubbio, mentre le informazioni sul Comitato delle Vittime della Guarimba (le vittime della sedizione delle forze reazionarie venezuelane, ndt), ha ricevuto a profusione sarcasmo e ciglia inarcate.

La strategia comune dei burocrati internazionali, delle ONG dell’opposizione e dei media a cui abbiamo fatto riferimento è squalificare le denunce che sono avanzate dalle persone che, ad esempio, hanno perso qualche familiare in conseguenza delle insensate azioni scatenate dall’ala piromane dell’opposizione all’inizio del 2014. In questa categoria rientrano anche altre persone che hanno subito lesioni di diversa gravità causate dall’isteria collettiva della sedizione delle classi privilegiate. Come ci si ricorda ancora bene, in quei giorni di violenza criminale istigata da elementi politici della destra recalcitrante, ci furono persone freddate da colpi di arma da fuoco, decapitate, calpestate, soffocate e molti feriti e malati (compresi bambini e anziani) che non hanno potuto ricevere l’opportuna assistenza medica perché le ambulanze e altri veicoli sono rimasti bloccati tra le barricate. Ma il proposito degli amministratori universali della verità in materia di diritti umani è che vengano solo difesi quelli dei giovani studenti (sempre che siano della classe media dell’opposizione) e – per aggiungere insulto a un altro insulto – quelli dei caporioni del movimento “guarimbero”.

Ogni volta che si legga, si ascolti o si veda dichiarazioni, informazioni e opinioni su questi avvenimenti, è opportuno prestare molta attenzione alle virgolette, al sarcasmo e alle ciglia inarcate per capire se uno (in base al settore politico e sociale a cui appartiene) ha diritti umani o “diritti umani”.

*giornalista venezuelano
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