I paesi progressisti dell’America Latina intendono porre fine alle ingerenze e ai piani di destabilizzazione delle agenzie statunitensi

a cura della redazione

newsdalmondo bannerL’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA, che riunisce alcuni governi socialisti e progressisti dell’America Latina) ha chiesto il ritiro immediato dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) dai paesi membri dell’organizzazione, sostenendo che “la sua presenza e attività costituiscono un fattore di turbamento che attenta alla sovranità e alla stabilità politica delle nostre nazioni”.

Attraverso un comunicato concordato dai ministri degli esteri dell’Alleanza riuniti a Rio de Janeiro, ALBA denuncia che USAID “con la scusa di pianificare e amministrare l’assistenza economica e umanitaria degli Stati Uniti nel mondo, finanzia Organizzazioni Non Governative, azioni e progetti diretti a destabilizzare i governi legittimi che non rispondono ai suoi interessi”.

“Le prove portate dagli archivi del Dipartimento di Stato nordamericano” dimostrano “il finanziamento di organizzazioni e partiti politici che si oppongono ai Governi dei paesi ALBA, in un’evidente e sfacciata intromissione nei processi politici interni di ogni nazione”.

Inoltre, il comunicato segnala che USAID “agisce in maniera illegale e impunita, senza disporre di un mandato giuridico, attraverso, tra l’altro, il finanziamento illegale di mezzi di comunicazione, leader politici, organizzazioni non governative”.

Recentemente, l’amministratore aggiunto per l’America Latina di USAID, Mark Feierstein (http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&;f=2&IDArticolo=19644), ha dichiarato che funzione dell’agenzia è dare la priorità al sostegno alle forze di opposizione che “lottano per i diritti umani e la democrazia nei paesi ALBA”.

Fonte AVN