Referendum sull’euro. Salvini ciarlatano, Grillo copione. E noi?

di Sergio Cararo | da contropiano.org

Pubblichiamo come contributo alla discussione

Il referendum annunciato dal M5S per uscire dall’euro, secondo il leader della Lega Matteo Salvini è “una perdita di tempo e una presa in giro”. “Si tratta di un referendum consultivo che per altro la Costituzione non prevede, con tempi lunghi ed efficacia zero” ha detto Salvini che ha controproposto “commissioniamo allora un sondaggio”.

Dopo aver smoccolato in giro contro l’euro, alla prima occasione concreta di mettersi di traverso, Salvini rinuncia subito e si defila.

In questa dichiarazione del nuovo e fittizio leader “nazionalpopolare” creato dai mass media – soprattutto da quelli vicini al Pd – c’è tutta la ciarlataneria del nuovo corso della Lega. Come avevamo previsto e denunciato da tempo, sia la Lega che i fascisti a parole tuonano contro i “poteri forti” e contro la schiavitù dell’euro, ma poi preferiscono passare ai fatti solo contro i settori deboli della società come gli immigrati o i rom. In sostanza maneggiano molto meglio la “guerra tra poveri” – rivelandosi in questo del tutto speculari alla dottrina Renzi – che una vera opposizione ai grandi gruppi finanziari, all’Unione Europea, alle banche.

CONTINUA A LEGGERE