La tesi di Preve che spaventa i marxisti italiani

marx24di Fabio Rontini

Si propone all’attenzione dei lettori il presente saggio di Fabio Rontini che, brevemente e sinteticamente, ripercorre alcuni temi fondamentali del dibattito teorico-politico avvenuto negli ultimi anni in Italia tra autori di grande livello, come Preve, Losurdo e altri. L’autore ripropone nel finale alcune tesi già precedentemente espresse in un lavoro più ampio, e sul quale a mio personale avviso, occorre procedere con molta prudenza. Il livello di regressione e semplificazione teorica a cui è giunto il movimento comunista italiano impone la necessità di portare avanti uno studio più sistematico e collettivo su una serie di tematiche complesse che necessitano non solo una conoscenza puntuale dei classici, ma anche un aggiornamento agli studi più recenti, specie nei campi della psicologia e delle neuroscienze.


Chi scrive, a differenza dell’autore del saggio, non ritiene che il materialismo neghi l’esistenza reale e concreta delle idee, ma le ritiene dei costrutti socio-individuali prodotti dal cervello, e quindi come tali determinati dialetticamente dalle esperienze sensoriali esterne. Il problema vero è capire se e quando tali idee siano in grado di svincolarsi dal determinismo a cui l’essere umano, come ogni essere naturale, è sottoposto fino al momento in cui acquista un livello di sviluppo cerebrale tale da rendere la sua attività ideale (e utopica) superiore agli input provenienti dalla realtà materiale ed ideale a lui esterni. Il tema non è una questione di lana caprina, ma si coniuga con la possibilità o meno di combattere e sconfiggere il controllo sociale attuato dall’attuale totalitarismo “liberale”. Da cui consegue la necessità di riflettere costruttivamente sulle possibilità concrete di vittoria di un movimento comunista in un contesto, come quello dell’Occidente, in cui l’egemonia è totalmente nelle mani della borghesia. Nonostante alcune divergenze, ritengo che Rontini abbia il merito di presentare dei punti di riflessione importanti, riportandole a questioni di attualità politica e alle problematiche strategiche dei comunisti. Per questo invito a leggere tale testo, a ragionarci sopra e ad inviare proprie riflessioni e repliche, critiche e costruttive, all’indirizzo 
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Alessandro Pascale

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