La “storia del socialismo e della lotta di classe” e i problemi della teoria

raccogliendo la bandiera1di Alessandro Pascale

Nel ringraziare Marx21 per l’attenzione che pone alla collana “Storia del Socialismo e della Lotta di Classe”, si fornisce qui di seguito lo stato attuale del progetto editoriale sul quale lavorerò nei prossimi anni, ricordando che è possibile sostenerne economicamente la pubblicazione attraverso una raccolta fondi  che prevede “premi” per i compagni e le compagne che daranno il loro contributo. A tutti coloro che hanno già fatto un versamento va il ringraziamento mio e della casa editrice La Città del Sole. Allo stato attuale si prevede di realizzare 10 volumi, di cui si offre descrizione più sotto. Il primo volume è già pronto ed in uscita a entro la fine del 2018.


I PROBLEMI POSTI DAL 2° VOLUME SUL MARXISMO-LENINISMO

Due parole sul secondo volume, che sarà completamente rinnovato rispetto ai materiali presentati nella breve introduzione al marxismo-leninismo presente nell’opera In Difesa del Socialismo Reale. Vorrei esporre alcune considerazioni sul lavoro in corso e sulle problematiche che sto riscontrando. La necessità primaria che mi sono posto in partenza è quella di realizzare un’opera che faccia parlare direttamente i testi, spingendomi a studiare non solo le opere “maggiori” ma anche quelle “minori” di Marx ed Engels, oltre ovviamente a svariata bibliografia sul tema.

L’obiettivo ideale sarebbe costruire una nuova antologia, per la quale ho come modello primario quella curata da Luciano Gruppi negli anni ’70, oggi fuori mercato. Occorre però non limitarsi ad una pur necessaria “grande” antologia, che avrebbe dimensioni e costi eccessivi, risultando poco fruibile per il lavoratore medio. Parimenti non si può limitare l’attenzione solo a Marx, come pure stanno facendo molti intellettuali odierni, sfruttando il bicentenario della nascita del grande teorico e politico di Treviri. Non ho timore di fare inutili doppioni perché molto verosimilmente mi smarcherò da tali ricostruzioni per la mia maggiore rivalutazione di Engels.

Il “generale” è stato spesso bistrattato dal “marxismo occidentale”, che lo ha trattato come il “volgarizzatore” e “banalizzatore” di Marx, non capendo invece il suo pragmatismo e la sua consapevolezza di dover affrontare uno dei grandi problemi che si è verificato storicamente: la diffusione dei saperi. Un punto, questo, che non è mai stato il punto forte di Marx, nonostante avesse piena consapevolezza del problema. Perfino quel capolavoro di sintesi che è il Manifesto del Partito Comunista non basta per una formazione organica, come è evidente. In pari tempo non si può pretendere di lasciare, come vorrebbero i professori universitari e i borghesi, il “cantiere” di Marx “aperto” in eterno. Lo stesso discorso vale evidentemente per Lenin, sul quale però l’attenzione culturale e politica è di gran lunga minore, nonostante abbia dato risposta e sistematizzazione ad alcuni vuoti teorici lasciati aperti da Marx ed Engels per ragioni storiche.

Capire come offrire uno strumento agile e snello, alla portata di chiunque in termini di linguaggio, ma in pari tempo capace di offrire il meglio della lezione di tali autori, le cui opere complete ammontano a decine di migliaia di pagine, è un problema non indifferente. Ciò è aggravato dalla volontà di non voler realizzare un prodotto accademico luccicante ma inutilizzabile, quanto piuttosto di voler costruire uno strumento di formazione teorica completa, un’arma politica rivoluzionaria della quale oggi si sente grande bisogno, dato lo sbandamento ideologico che ha colpito le sinistre. Sono questioni su cui sto ragionando con una certa difficoltà, aggravata dall’ansia di mantenere un numero di pagine più ridotto possibile, per venire incontro alle necessità editoriali e soprattutto dei lavoratori, che di tempo per leggere ne hanno poco.

Non ci si può inoltre limitare a riproporre il marxismo-leninismo così come presentato 100 anni fa. Per quanto esso sia la necessaria base da cui ripartire, risultando la teoria più avanzata mai maturata dal movimento comunista, occorre un aggiornamento alle lezioni storiche dell’ultimo secolo, stante il rischio di enfatizzare analisi e modelli che in alcuni punti sono invecchiati male o diventati anacronistici per la fase attuale. Il rischio di essere definito revisionista e la diffidenza che può scaturire da tali ragionamenti sono comprensibili, eppure si tratta di rischi che bisogna correre. La difficoltà maggiore in tal senso sta nel tenere fermi i princìpi e gli elementi rimasti tuttora validi degli insegnamenti dei “classici”, e proporre soluzioni inedite o elaborate da altri autori più moderni per quel che riguarda i problemi che ha riscontrato lo stesso marxismo-leninismo nelle sue varie applicazioni storiche.

Quel che mi sembra prioritario è lavorare a riscoprire il metodo di analisi scoperto ed usato da Marx, Engels, Lenin: il materialismo dialettico e il materialismo storico. Un intellettuale collettivo potrà crescere solo se sarà capace non di studiare a memoria le citazioni dei “classici”, ma di ragionare e analizzare la realtà come fecero loro, con una forma mentis completamente alternativa a quella borghese. Se ho ragione nel definire l’attuale società una forma di “totalitarismo liberale”, occorrerà necessariamente attrezzarsi per una battaglia ideologica di lunga durata, molto più intensa e difficile di quella che aveva teorizzato lo stesso Gramsci. La costruzione dei quadri dirigenti comunisti del futuro sarebbe sicuramente agevolata e accelerata, qualitativamente e quantitativamente, dalla possibilità di riscoprire un tale strumento che è stato ripudiato dal “marxismo occidentale”, con le conseguenze disastrose che sono sotto gli occhi di tutti.

Presentate sinteticamente queste riflessioni sparse, suscettibili di ulteriori ripensamenti futuri, passo alla presentazione del progetto della collana.

VOLUME 1: IL TOTALITARISMO “LIBERALE”.
LE TECNICHE IMPERIALISTE PER L’EGEMONIA CULTURALE

La descrizione e l’analisi dell’epoca contemporanea. Il mondo a cavallo tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, in cui l’Occidente è piombato in un regime sempre più invisibile, eppure capace di attuare un dominio semi-totalitario sulla società grazie a fattori come il controllo mass-mediatico e dell’informazione, l’intreccio di politica ed economia nel regime imperialista, il ruolo sempre più pervasivo dell’alienazione, il controllo del linguaggio e molti altri fattori più o meno noti. Nella seconda parte dell’opera si mostra la fallacia dei racconti borghesi e revisionisti sul comunismo, proclamato erroneamente come un fallimento. Si traccia un bilancio storico dell’esperienza storica del socialismo e si indicano alcune necessità per il movimento realmente democratico e progressista internazionale, con particolare riferimento al movimento comunista.

Per info ulteriori su tale volume si rimanda a http://intellettualecollettivo.it/il-totalitarismo-liberale-le-tecniche-imperialiste-per-legemonia-culturale/.

VOLUME 2: MARX, ENGELS, LENIN.
DALL’UTOPIA AL MARXISMO-LENINISMO.

Il valore della teoria rivoluzionaria del marxismo-leninismo, l’unica teoria storicamente vincente. Si offrirà un’introduzione ai concetti base del marxismo, con approfondimenti su aspetti poco noti o dimenticati delle opere dei primi teorici socialisti di inizio XIX secolo, superati poi progressivamente dalla costruzione delle tesi di Marx, Engels e Lenin. L’attenzione sarà concentrata soprattutto sulla presentazione sistematica della teoria e della prassi di questi tre maestri, le cui opere costituiscono la premessa indispensabile per comprendere le radici culturali della Rivoluzione d’Ottobre e del movimento comunista moderno. Nell’evidenziare le lotte politiche da loro condotte per l’affermazione della teoria rivoluzionaria si ripresenta la piena validità e attualità del materialismo storico e dialettico come filosofia organica alla lotta del proletariato, e quindi dell’organizzazione comunista. Si chiude con una riflessione critica sui limiti, sui problemi e sulle necessità di aggiornare il marxismo-leninismo a seguito dell’insegnamento storico dell’ultimo secolo.

VOLUME 3: LA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA.
URSS E COMINTERN CONTRO IMPERIALISMO E NAZIFASCISMO (1917-1945)

La storia “riscoperta” della lotta di classe mondiale nel periodo che va dalla Rivoluzione d’Ottobre alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che segna l’apogeo dell’URSS e la dimostrazione della vittoria della costruzione del socialismo, attraverso la nascita di un regime proletario capace di difendersi e sconfiggere la violenza feroce dell’imperialismo, lavorando al contempo per diffondere i germi della Rivoluzione nel resto del mondo, attraverso la costruzione del COMINTERN. Vengono una volta per tutte smentite tutte le falsità e le distorsioni sulla storia sovietica “totalitaria”, spiegando criticamente la stagione del periodo egemonizzato da Stalin, di cui si traccia un bilancio complessivo, nella difficoltà di scelte tragiche e difficili dovute in primo luogo alla costruzione di una rete clandestina sovversiva e terroristica sostenuta dalle potenze imperialiste occidentali e controllata da Trockij. Gli “errori” e gli “orrori” non vengono omessi, ma contestualizzati e descritti, riconducendoli alle loro reali dimensioni e cause. Vi si trovano infine ricostruzioni e fonti poco note sul nazismo.

VOLUME 4: STORIA DELLE DONNE E DEI FEMMINISMI.
PATRIARCATO E SOCIALISMO

La storia di classe delle donne, a partire da una riscoperta di un racconto per molti versi ancora celato, nonostante decenni di studi ormai avanzati che ci si propone qui di riassumere e mettere a disposizione di un pubblico più ampio della ristretta cerchia degli specialisti. Ci si propone di costruire la storia delle modalità con cui la donna ha saputo costruire la propria emancipazione anzitutto dal punto di vista mentale e ideologico, e poi politico. In un volume sintetico la storia della donna dall’antichità ad oggi, con una riflessione sui meriti storici del marxismo e del socialismo per l’avanzamento nell’emancipazione della condizione femminile. Vi si trovano in conclusione anche alcune ricostruzioni e riflessioni sull’attualità della questione di genere e sui problemi filosofici di bioetica ad essa concernenti.

VOLUME 5: L’IMPERO DEGLI USA.
IL DOMINIO SUL “TERZO MONDO”

Il ritratto dell’impero totalitario degli USA, ricostruito nelle sue vicende essenziali del XIX secolo e, in maniera più dettagliata, del XX secolo, facendo particolare riferimento al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver concentrato l’attenzione sul dominio esercitato all’interno dei propri confini, attuando un controllo pressoché totalitario sul popolo statunitense, viene descritta la politica estera imperialista degli USA, arricchita dalle rivelazioni più recenti scaturite dalle desecretazioni dei documenti del Dipartimento di Stato e della CIA. Si mostrano le tecniche golpiste utilizzate, in particolar modo dalla CIA, in collusione con gli interessi di imprese finanziarie e industriali statunitensi, per riuscire a mantenere un dominio integrale o un’egemonia sostanziale nella gran parte delle aree del globo, con particolare riferimento alla quasi totalità dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia, con dinamiche che si prolungano fino ai giorni odierni. Per questi continenti vengono ricostruite le principali vicende paradigmatiche di singoli Paesi e le loro lotte contro la destabilizzazione occidentale per conquistare una decolonizzazione dapprima politica, poi economica, secondo un processo tuttora in corso.

VOLUME 6: ASCESA E DECLINO DELL’URSS.
GUERRA FREDDA, REVISIONISMO, CROLLO (1945-1991)

La ricostruzione delle vicende interne dell’URSS dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla sua dissoluzione, con uno sguardo anche sulle de-evoluzioni successive al ritorno al capitalismo. Vi si tracciano ritratti dei leader sovietici, degli sviluppi interni della società e del PCUS, analizzando l’intreccio tra politica estera, politica interna e le principali svolte tattiche e strategiche revisioniste che hanno portato al sostanziale abbandono del marxismo-leninismo, tanto più enunciato meramente dal punto di vista formale quanto poco rispettato praticamente. Ne è conseguita l’accumulazione di una serie di contraddizioni più o meno marcate, ma sul lungo termine fatali. Ampia attenzione è dedicata al tema delle cause della caduta dell’URSS e alla questione dell’economia. L’analisi critica si unisce alla ricostruzione degli elementi più progressivi rappresentati dialetticamente dall’URSS durante l’intero periodo della propria esistenza.

VOLUME 7: L’ALTRO MONDO POSSIBILE.
LA RESISTENZA COMUNISTA E LE SCONFITTE DELL’IMPERO

A seguito della sconfitta degli imperialismi nazi-fascisti, del mutato assetto geo-politico internazionale e delle lotte di liberazione nazionali guidate dai comunisti si creano le condizioni per l’avvento di nuovi regimi socialisti in diverse parti del mondo. Il passaggio non è scontato e ovunque è frutto di aspri conflitti in cui a fomentare la reazione di classe sono le vecchie e nuove forze emergenti dell’imperialismo “liberale”. Vengono qui ricostruite, spogliate dei luoghi comuni e delle maggiori falsità storiche, le vicende storico-politiche e i principali protagonisti delle democrazie popolari dell’Europa orientale, della Corea del Nord, di Cuba, del Vietnam e della Repubblica Popolare Cinese. È in particolare su quest’ultima che si concentrano oggi le speranze di chiunque porti avanti la resistenza comunista e antimperialista contro la potenza egemone mondiale, gli USA. Anche in questo caso le ricostruzioni critiche concentrano l’attenzione sui fattori che hanno portato in certi casi alla crisi dissolutiva di alcuni regimi, mentre altri hanno dovuto riscoprire tatticamente forme più elaborate e moderne di “socialismo di mercato”, affermatesi in particolar modo nelle realtà dei Paesi “in via di sviluppo”.

VOLUME 8: CONTROSTORIA D’ITALIA.
LOTTE DI CLASSE E IL RUOLO DEI COMUNISTI

La ricostruzione della storia d’Italia nel periodo successivo alla Rivoluzione d’Ottobre, la quale ne ha influenzato profondamente le vicende. Dalla guerra civile di classe tra borghesia e proletariato è scaturito il ventennio della dittatura fascista, che viene qui riscoperto nella sua natura di regime terroristico e totalitario a disposizione della classe borghese. In questo periodo continuano ad agire con estrema difficoltà i comunisti, che potranno dal dopoguerra sfruttare in pieno le elaborazioni, qui presentate organicamente, del genio di Antonio Gramsci, pur “rivisitato” nell’ottica della via italiana al socialismo elaborata da Togliatti. Dal 1943 l’Italia diventa una sorta di semicolonia a sovranità limitata, egemonizzata dagli USA: la ricostruzione del periodo della “Prima Repubblica” è tesa a dimostrare questo assunto, oltre che ad analizzare strategie, tecniche ed errori del movimento comunista italiano, ed in particolar modo del “partito nuovo” del PCI. L’analisi muove infine alla contemporaneità, attraverso una ricostruzione critica del periodo della Seconda Repubblica, ricongiungendosi con le principali problematiche politiche odierne figlie di questioni di lungo corso tuttora irrisolte.

VOLUME 9: LA LOTTA “SACRA”.
RELIGIONI E IDEALISMO CONTRO COMUNISMO

La storia complessiva della Battaglia Culturale, dello scontro filosofico e delle idee, affrontati da un punto di vista di classe e presentati facendo riferimento ad ampi estratti antologici di fonti dirette e storiografia specialistica. Il volume prevede, oltre alla riproposizione delle scoperte culturali di matrice marxista e sovietica riguardanti l’analisi storico-critica delle religioni e delle filosofie idealiste, una ricostruzione dei rapporti assai disarmonici tra il movimento comunista e la Chiesa, con particolare riferimento al suo ruolo controrivoluzionario nel XX secolo. Contro ogni forma di concezione idealistica e irrazionalista della realtà si ripropone l’attualità del materialismo dialettico come teoria organica della realtà a disposizione del proletariato. Particolare attenzione verrà rivolta al progetto di una controstoria della filosofia contemporanea, sulla quale è stato fatto finora un lavoro non sufficientemente sistematico.

VOLUME 10: LA DECOLONIZZAZIONE DELL’IMMAGINARIO CULTURALE.
GLI INTELLETTUALI ORGANICI E LA BATTAGLIA DELLE IDEE

Il XX secolo ha portato alla mobilitazione degli intellettuali nella grande lotta tra le istanze del socialismo e quelle del capitalismo. In misure e forme diverse le principali personalità artistiche e culturali si sono schierate e hanno preso posizioni precise a favore del progresso sociale o dell’ordinamento esistente. Si ricostruiscono qui i ritratti e le descrizioni critiche delle più importanti, facendo particolare attenzione ad analizzare criticamente il campo dell’intellighenzia “progressista”, non necessariamente comunista, mettendone in rilievo pregi e limiti, nell’ambito di una riflessione finale critica sulla progressività o regressività dei revisionismi e delle riproposizioni moderne, in forme diverse, dell’anarchismo e della socialdemocrazia come alternative alle conquiste del marxismo-leninismo.

Alessandro Pascale

SULL’AUTORE

Nato il 3 settembre 1985 ad Aosta, Alessandro Pascale si è laureato in Scienze Storiche all’Università Cattolica di Milano con due tesi su Berlinguer e il compromesso storico (2008) e Popular Music politica. Un’analisi storico-sociale sul contesto italiano (2010), entrambe valutate con il massimo dei voti. Durante gli anni universitari sviluppa una coscienza politica critica e comunista, ancora abbozzata, immatura e “idealista” negli anni liceali, ma i suoi interessi principali sono rivolti al mondo musicale: diventa il primo collaboratore del progetto www.storiadellamusica.it, per il quale svolge a lungo l’incarico di redattore e responsabile stampa, approfondendo un lavoro estetico di critica militante che parte dal rifiuto delle dinamiche dell’industria culturale. Per queste attività diventa membro della giuria delle Targhe Tenco. Altra passione universitaria è l’arte cinematografica: partecipa, in qualità di caporedattore (ruolo che ricopre per 6 anni) e poi di redattore, alla costruzione del progetto www.storiadeifilm.it, lavorando a fornire analisi critiche e marxiste del cinema moderno e contemporaneo. Nel 2012 inizia la collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza della Valle d’Aosta, portando a termine nel giro di circa un anno la stesura del volume La Soie di Châtillon. Vita, lavoro e lotta di classe, pubblicato nel 2017 da End Edizioni.

Dal punto di vista politico la sua militanza inizia nell’estate 2008 nel Partito della Rifondazione Comunista, stimolato dalla necessità di sostenere la linea Ferrero rispetto alla proposta liquidazionista del comunismo di Vendola. Fino all’autunno del 2012 svolge attività politica in Valle d’Aosta, dove matura le prime esperienze, tra cui anche una sindacale e dirigenziale nella CGIL: tra il 2010 e il 2012 è il più giovane membro del Direttivo Regionale Valle d’Aosta in rappresentanza dell’area “CGIL Che Vogliamo”. Negli anni “valdostani” fa parte del Comitato Politico Regionale del PRC e nell’ultimo periodo è coordinatore regionale dei Giovani Comunisti. Nell’aprile 2013, ormai stabilmente residente a Milano, si dimette dal CPR in polemica con la decisione di costruire una lista con il PD nelle elezioni Regionali locali. In Lombardia entra in contatto con dirigenti del Collettivo Stella Rossa, area interna al PRC a cui aderisce e con la quale inizia una collaborazione durata fino al suo scioglimento, avvenuto nell’estate 2017. A seguito del IX Congresso PRC entra a far parte del Comitato Politico Federale di Milano, lavorando alla ricostruzione della giovanile locale. Negli anni “milanesi”, in seguito alla “scoperta” delle opere di Lenin assume un atteggiamento sempre più critico e conflittuale verso la linea maggioritaria del Partito, esprimendo con forza l’esigenza di avviare un ampio lavoro di revisione ideologica e di formazione sulla base della riscoperta dei “classici” del marxismo.

Nell’estate 2013 si abilita all’insegnamento di Storia e Filosofia terminando il Tirocinio di Formazione Attiva (TFA) con un lavoro su Stalin e l’URSS (1922-1953) (2013), valutato con il massimo dei voti dalla Commissione dell’Università degli Studi di Milano; il breve saggio sarà pubblicato poi da Marx21.it. Nel 2015 è co-autore, assieme a Flavio Di Schiena, della dispensa di formazione Introduzione al Marxismo, Socialismo, Comunismo, adottata formalmente dai Giovani Comunisti di Milano. Nello stesso porta a termine Riscoprire Lenin, una piccola antologia del rivoluzionario russo. Dal 2013 ad oggi è fondatore e gestore della pagina facebook “I Maestri del Socialismo” che si propone di far conoscere i rudimenti dell’ideologia marxista e della storia del movimento operaio, cercando di adempiere ad un progetto di divulgazione adatta al medium usato. Il successo dell’operazione, che consente di comunicare ad un pubblico ampio una parte delle ricerche condotte, è tale da portare circa 20 mila persone a seguire la pagina (dati agosto 2018).

Nel 2017 entra a far parte del Comitato Politico Nazionale del PRC, lasciando il partito dopo 10 anni di militanza nel settembre 2018. Negli anni “milanesi” collabora con svariati giornali e siti: Il Becco, La Città Futura, Marx21.it, Resistenze.org, L’AntiDiplomatico. Nei contributi spazia tra analisi politiche, storiche e culturali, insistendo in misura sempre crescente sulla necessità di riscoprire in profondità le ragioni del marxismo-leninismo lottando contro il revisionismo storico. Nel dicembre 2017 porta a termine il frutto di un decennio di ricerche e studi pubblicando In Difesa del Socialismo Reale. Attualmente svolge la professione di insegnante di Storia e Filosofia a Milano.

Per una biografia più “politica” si rimanda a A. Pascale, Dal PRC al Marxismo-Leninismo, Marx21.it, 17 settembre 2018, disponibile su marx21.it.