E’ morto a 99 anni Kurt Gossweiler, uno fra i più rigorosi anti-fascisti europei

di Redazione Sinistra.ch
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Lo storico marxista-leninista tedesco Kurt Gossweiler è morto all’età di 99 anni. Nato a Stoccarda nello storico mese di novembre 1917, due giorni prima della presa del Palazzo d’Inverno, cresciuto in una famiglia comunista, si reca a Berlino dove nel 1934 aderisce alla Gioventù Comunista per partecipare alla lotta clandestina contro il fascismo. Dopo gli studi universitari viene arruolato nell’esercito tedesco per la campagna contro la Polonia del 1939 e di nuovo nel 1941 sul fronte orientale, da dove riesce però a disertare dalla Wehrmacht per raggiungere le fila dell’Armata Rossa nel 1943.

Nel dopoguerra, tornato nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR, la ex-Germania dell’Est), si dedica allo studio della storia tedesca contemporanea presso l’Università Humboldt, con un particolare focus alla questione del fascismo e del ruolo del capitale monopolistico. Dal 1970 al 1983 lavora al Istituto Centrale dell’Accademia delle Scienze della DDR a Berlino Est e milita nel Partito Socialista Unitario Tedesco (SED), il partito governativo della Germania socialista e resterà militante del Partito del Socialismo Democratico (PDS, successore della SED) fino al 2001 ma rifiuterà di confluire pochi anni dopo nella LINKE, restando coerente con il marxismo-leninismo.

E’ in questo periodo che vengono date alle stampe numerose importanti pubblicazioni dell’autore, conosciuto nell’area italofona in primo luogo per il libro “La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler”, editato da Adriana Chiaia (vedi) con un complemento di un suo proprio lavoro scientifico sul fascismo. Si tratta di una selezione di articoli e relazioni basata su quella apparsa in DDR sotto il titolo “Aufsätze zu Faschismus” (Berlino 1986) che documentano il ruolo da protagonista del grande capitale nell’avanzare del fascismo tedesco. L’edizione curata da Adriana Chiaia deriva di quella francese (“Hitler – l’irresistible Ascension? Essais sur le fascisme.”) elaborata dal Partito del Lavoro Belga (PTB). Nel 2009 è ugualmente stata presentata una versione in portoghese (“Hitler: ascensão irresistível? Ensaios sobre o fascismo”), a cura della casa editrice del Partito Comunista Portoghese (PCP; Edições «Avante!»).

A parte il tema del fascismo, dopo la scomparsa del socialismo reale in Europa, Gossweiler ha spostato il suo centro d’interesse sulla questione del declino dell’Unione Sovietica, mettendo in evidenza il ruolo del revisionismo ideologico come arma decisiva del processo contro-rivoluzionario di fine anni ’80. Anche questa parte delle opere di Gossweiler merita osservanza e infatti la trova a livello internazionale, dove le sue ricerche hanno costituito le fondamenta dell’approccio scientifico a quello che i tedeschi chiamano “Niederlagenanalyse” (cioè “analisi della sconfitta”). Un condensato in lingua italiana si trova nel libro “Kurt Gossweiler: Contro il revisionismo. Da Chruscev a Gorbacev: saggi, diari e documenti”,  ed. Zambon 2009.