Una proposta di rielaborazione del materialismo dialettico

falcemartello costruttdi Alessandro Pascale

Presentiamo qui un saggio sul materialismo dialettico, una proposta di suo superamento/conservazione per adattarlo al tempo presente e inglobare in esso alcune concezioni scientifiche, soprattutto di psicologia sperimentale, e filosofiche più recenti. Si tratta di una ideale prosecuzione di un precedente scambio di opinioni, intercorso tra il sottoscritto e l’autore, Fabio Rontini, in merito alla critica del libro In difesa del socialismo reale e del marxismo-leninismo, di cui è pertanto consigliabile la lettura qui.

L’autore del contributo ritiene che nel classico materialismo dialettico siano presenti residui di materialismo volgare o positivismo, che, se in una certa fase della lotta di classe sono risultati utili per rischiarare le masse da una mentalità religiosa e medievale (Antonio Gramsci, Quaderni dal Carcere, Quaderno IV [XIII] voce 3, Due aspetti del marxismo), risultano oggi di ostacolo alla messa a punto di un’ideologia in grado di risvegliare le masse dei Paesi a capitalismo avanzato facendo leva sull’espansione dei bisogni, anche spirituali, nel frattempo verificatasi.

L’obsolescenza del paradigma materialista (si veda, ad esempio, questo articolo di Roberto Finelli) sarebbe, quindi, il riflesso sovrastrutturale di un cambiamento strutturale della società, la fine dell’alleanza, rilevata da Costanzo Preve, tra proletariato e ceti borghesi progressisti, e giustificata, sia nei paesi socialisti che capitalisti, dal comune interesse verso lo sviluppo delle forze produttive.

Il saggio risponde all’esigenza di discussione e chiarificazione dei principi teorici del marxismo, avanzata da più parti (ad esempio di recente qui), senza la quale sembra che il movimento politico comunista sia condannato irrimediabilmente alla subalternità all’ideologia borghese, all’irrilevanza politica e all’impossibilità di ristabilire un contatto con la propria classe di riferimento.

L’autore, un lavoratore marxista, si dichiara consapevole dell’insufficienza del risultato raggiunto, sia in termini formali (es. scarsità di note e riferimenti bibliografici) che sostanziali (es. possibili fraintendimenti o carenza di approfondimento degli argomenti proposti) e si dichiara impossibilitato, per motivi materiali e per la vastità dei problemi affrontati, a portare a termine l’impresa nella maniera che sarebbe più opportuna.

Propone quindi con modestia il proprio elaborato quale spunto per l’approfondimento della riflessione collettiva, nella speranza che chi legge trovi quanto detto almeno parzialmente interessante, utile o condivisibile, e voglia, in futuro, contribuire impegnando le sue eventuali maggiori competenze per l’arricchimento o la critica dei concetti qui espressi.

Personalmente ritengo che il contenuto di questo notevole saggio sia una piattaforma teorica stimolante che richiede uno sforzo ulteriore di approfondimento, cosa che si può ottenere solo con l’impegno dei migliori marxisti di questo Paese. A molti potranno sembrare questioni accademiche o lontane dalla prassi quotidiana, preferendo concentrarsi su compiti apparentemente più concreti. Credo che questo sarebbe un atteggiamento sbagliato e auspico davvero che i compagni più esperti e coscienti possano impegnarsi nell’arduo compito di analizzare e rispondere, e se opportuno criticare costruttivamente, tali tesi, compito che anche il sottoscritto intende assolvere con i necessari tempi lunghi dovuti alla necessità di approfondire gli studi su materie e questioni assai complesse.

Nel frattempo non posso che rinnovare la mia stima per lo sforzo che ha intrapreso Fabio Rontini per questo lavoro, che certamente non può e non deve passare inosservato.

Alessandro Pascale