di Lorenzo Battisti
Negli ultimi giorni si è sviluppato sui social un vivo dibattito sul vaccino contro il Covid. Un dibattito che vede da una parte chi con varie ragioni rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione e dall’altra chi lo ritiene essenziale. Quelli che per diffidenza, per tesi complottiste o per semplice disinformazione rifiutano il vaccino trovano risposte tratte dalla letteratura scientifica da parte di chi vede nel vaccino la fine di questo lungo anno di pandemia globale. Ma la discussione appare più un dibattito tra sordi: nonostante un secolo di storia vaccinale e il parere quasi unanime degli scienziati, i contrari non cambiano le proprie ragioni e anzi aumentano di numero all’avvicinarsi della vaccinazione.
Storia, teoria e scienza
La pandemia e la libertà “senza limiti”
Come i soldati cinesi aiutarono i bolscevichi a prendere il potere in Russia
un interessante e poco conosciuto episodio della storia dei comunisti
di Boris Egorov
da https://www.rbth.com
traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
"Un cinese [soldato] è un duro, non ha paura di niente. Suo fratello può essere ucciso in battaglia, ma non batterà ciglio... Se capisce che deve affrontare un nemico, il nemico non è da invidiare. Un cinese [soldato] combatterà fino all'ultimo", ha scritto il comandante sovietico Iona Yakir nelle sue Memorie di vecchio soldato dell'Armata Rossa.
Omaggio a Giorgio Galli
di Alessandro Pascale
“Nella cultura della sinistra è prevalsa l’idea che il crollo dell’impero sovietico equivaleva al crollo del grande prodotto culturale che è stato il marxismo. Il marxismo ha studiato il capitalismo meglio dei grandi studiosi liberali, Marx è meglio di Keynes e Schumpeter”. (Giorgio Galli, 12 febbraio 2018)
Lenin, 150
di José Reinaldo Carvalho
da https://www.resistencia.cc/
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Il dirigente comunista brasiliano (prezioso amico di Marx21.it) José Reinaldo Carvalho (*) propone un approfondito saggio sull'opera di Lenin, di cui raccomandiamo vivamente la lettura.
Il 22 aprile 2020 è stato celebrato il 150 ° anno dalla nascita di Lenin, il genio della rivoluzione proletaria. La sua vita e il suo lavoro sono inestricabilmente legati all'elaborazione della teoria della rivoluzione, alla costruzione e all'azione del partito comunista, alla realizzazione della rivoluzione russa e alla costituzione dello Stato proletario, la Repubblica Sovietica.
La crisi post-covid e l'attualità della rivoluzione
di Alessandro Pascale
Forse mai nella Storia come in questo 2020 sono apparsi evidenti il fallimento del capitalismo e la superiorità politica, economica, sociale, culturale e morale del socialismo. La crisi pandemica ed economica conseguenti alla diffusione del covid hanno messo alla berlina l'incapacità delle borghesie occidentali a fronteggiare e risolvere la più grande crisi sanitaria dai tempi della “spagnola” (1918-20), a differenza dei sistemi socialisti centralizzati come la Cina, capaci non solo di eliminare la diffusione del virus, ma anche di far ripartire in tempi rapidi l'economia risentendo solo marginalmente delle conseguenze economico-sociali della prima quarantena.
Rivoluzione d’Ottobre e democrazia
Oggi, 7 novembre, riproponiamo questo intervento di Domenico Losurdo pubblicato nell'agosto del 2017
di Domenico Losurdo
Il testo è la rielaborazione nella forma della Conferenza pronunciata a Napoli, presso la libreria Feltrinelli, il 6 luglio 2007, nell’ambito del ciclo «I venerdì della politica» promosso dalla Società di studi politici.
Ho sviluppato i temi qui accennati in tre libri ai quali rinvio per gli approfondimenti e i riferimenti bibliografici: Controstoria del liberalismo (Laterza, 2005); Il linguaggio dell’Impero (Laterza, 2007), Stalin. Storia e critica di una leggenda nera (Carocci, 2008) (D.L)
Il 5G, dallo scetticismo alla rivoluzione tecnologica
di Yann Le Pollotec (Ingegnere)
da https://revue-progressistes.org
Traduzione e introduzione di Lorenzo Battisti
Si osserva in rete come sugli altri mezzi di comunicazione una campagna contro il 5G. Quella ufficiale, quella che si svolge sui media ufficiali, parla di rischi per la salute e di un rischio geopolitico dovuto al fatto che le tecnologie (per la prima volta nella storia) sono prodotte da paesi (che una volta erano) in via di sviluppo e questi paesi potrebbero sfruttare questa superiorità tecnologica contro di noi (come abbiamo fatto noi negli ultimi secoli). In questa campagna c’è una dose di razzismo e di bellicosità nemmeno celata: “quelli” devono essere tecnologicamente dipendenti da noi (che siamo superiori), non il contrario; nella guerra che da sempre facciamo ai popoli inferiori, questa superiorità tecnologica crea dei problemi ai popoli “superiori”, cosa che conferma che, dietro le parole di cooperazione e i fondi per il terzo mondo alle ONG, si nasconde uno spirito di supremazia, oppressione e guerra che emerge non appena l’ordine prestabilito viene scombussolato. Ma c’è anche una campagna basata su un irrazionalismo diffuso che sfrutta l’ignoranza e la credulità popolari per allertare contro supposti controlli cerebrali o altre idiozie simili. Inutile dire che, a mio parere, le due campagne sono ben costruite e hanno la stessa mente, sia quella ufficiale, sia quella complottista.
Ragionando sulla domanda effettiva. Il principio della domanda effettiva in Kalecki
riceviamo e pubblichiamo
da http://bollettinoculturale
Dalla critica di Marx alla legge di Say e accettando gli aspetti strettamente economici della teoria del valore e della distribuzione classica, Kalecki cerca di sviluppare una nuova teoria del prodotto e dell'accumulazione. Proporre lo sviluppo degli schemi di riproduzione presentati da Marx e un modo per spiegare le crisi come fenomeni che possono avere effetti a lungo termine a livello normale del prodotto.
Il prometeismo rosso da Weishaupt a Stalin
Riceviamo da Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli il capitolo decimo del loro 'Il prometeismo rosso da Weishaupt a Stalin'
CAPITOLO DECIMO
Dopo Campanella, Adam Weishaupt (1748-1830) diede nuovo vigore sul piano teorico al titanismo di matrice cooperativa.
I “diritti umani” che non contano
di Norberto Natali
La “frugale” Olanda aggredì brutalmente l’Indonesia circa a metà dell’800 e se ne impadronì, distruggendo la tradizionale organizzazione di quella società nonché l’economia preesistente, per sfruttare le risorse di quel grande paese e usarlo a fini commerciali. Nel 1920 fu fondato il KPI (Partito Comunista Indonesiano) che portò avanti, sviluppandola, la lotta per l’indipendenza nazionale e l’emancipazione delle masse lavoratrici. Più tardi, sorsero anche alcune organizzazioni islamiche di carattere progressivo e popolare e partiti nazionalisti, espressione di una borghesia patriottica avversa all’oppressione straniera.
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