SOSTENIAMO L’APPELLO PER L’UNITA’ DEI COMUNISTI

Valutiamo positivamente e con grande interesse l’appello “Comuniste e comunisti: cominciamo da noi”, rivolto da un centinaio di personalità operaie e intellettuali della società italiana “a tutte le comuniste/ i ovunque collocati”

Ne apprezziamo:

la chiara scelta di stare nei movimenti di lotta e di rivolgersi direttamente alle lavo­ratrici, ai lavoratori, ai precari, al sindacalismo di classe e di base, agli intellettuali, ai movimenti contro la guerra e per la solidarietà internazionale, per i diritti civili e di lotta contro ogni discriminazione sessuale e di razza.
la netta opposizione ad ogni “prospettiva di liquidazione dell’autonomia politica, teor­ica e organizzativa dei comunisti” ; ad ogni ipotesi, comunque mimetizzata, di diluizione dell’autonomia comunista in soggetti o formazioni di sinistra “non comuniste”, senza alcuna subalternità al progetto moderato del Pd e ad una logica dell’alternanza;
l’indicazione chiara di “una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali, senza settarismi o logiche auto-referenziali”, con un invito esplicito rivolto “ai militanti e ai dirigenti di Rifondazione, del PdCI, di altre associazioni o reti, e alle centinaia di migliaia di comuniste/i senza tessera perché non si liquidino le espressioni organizzate dei comunisti ed anzi si avvii un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una “casa comune dei comunisti”;
l’auspicio che il “processo fin dall’inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione autocritica sulle ragioni per le quali un’esperienza promettente come
quella originaria della “rifondazione comunista” non sia stata capace di costruire quel partito comunista di cui il movimento operaio ha bisogno, sulle ragioni che hanno reso inadeguato il radicamento sociale e di classe dei partiti che proven­gono da quella esperienza, sugli errori” connessi alla partecipazione ai diversi gov­erni di centro-sinistra che hanno deluso le aspettative del popolo di sinistra.
Raccogliamo l’invito affinché questo appello raccolga un’ampia adesione in ogni città, territorio, luogo di lavoro e di studio, anche attraverso incontri e assemblee pubbliche attorno ai temi concreti di attualità che dimostrino l’u­tilità sociale dei comunisti e della loro unità nella lotta contro il capitalismo e le sue devastazioni in tutti i campi.
Come militanti di Rifondazione comunista siamo coinvolti in un congresso straor­dinario che deciderà le sorti del PRC; siamo impegnati a contrastare nel nostro partito ipotesi comunque motivate di liquidazione o snaturamento del progetto orig­inario di ricostruzione di un forte partito comunista in Italia, che fu all’origine – nel 1991 – della nascita stessa di Rifondazione, dopo lo scioglimento del PCI; il che non può oggi prescindere da una esigenza di riunificazione dei comunisti in un solo partito. Proprio per questo, nel documento che abbiamo presentato al Comitato politico nazionale di Rifondazione dopo il disastro elettorale, abbiamo scritto a chiare lettere, che “si salva ciò che resta del patrimonio importante di Rifondazione Comunista, di militanza, di esperienze e di capacità di costruire lotte e vertenze, solo se la si ricolloca in un più vasto processo unitario a sinistra di riunificazione di tutti i comunisti in un partito comunista più grande e più forte, capace di parlare a tanta parte del popolo di sinistra oggi senza riferimenti e di promuovere un più vasto schieramento anticapitalistico, per riaprire una nuova stagione dei movimen­ti e del conflitto sociale”.
Le compagne e i compagni de l’ernesto

Per maggiori informazioni visitate il sito www.comunistiuniti.it