La Corte, le pensioni, e il governo

costituzione strappatadi Maria Luisa Pesante 
da www.sbilanciamoci.info

Gridare all’invasione di campo della Corte anziché riconoscere che il governo ha violato i limiti imposti dalla giurisdizione costituzionale vuol dire invocare lo scardinamento della costituzione

Contro la sentenza della Corte costituzionale sull’illegittimità del blocco dell’adeguamento all’inflazione per le pensioni superiori ai 1200 euro netti disposto nel dicembre 2011 dal governo Monti con decreto-legge poi convertito dal Parlamento, sono subito partire tre operazioni politiche. La prima è un attacco alla sentenza, e in prospettiva alla Corte, per la sua ingerenza nelle prerogative del governo, del legislatore ordinario, e della Commissione europea sui problemi economici. La seconda è la difesa di un procedimento politico che consiste nel sostenere, di fronte a un problema di gravità generalmente riconosciuta, che nessuna altra soluzione è possibile, se non quella particolarissima pensata dal governo. Non c’è alternativa, come diceva Margaret Thatcher. 

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