Lo scenario peggiore si è concretizzato

elezioni europee 2019Pubblichiamo come contributo alla discussione

di Mauro Gemma

Lo scenario peggiore si è concretizzato.

I reazionari della Lega e di FdI sono oltre il 40% (infliggendo una sonora sconfitta ai 5 Stelle diretti dall’incompetente e presuntuoso democristiano Di Maio), gli ordo-liberisti del PD esultano per il presunto recupero del “bipolarismo”, “la Sinistra” (SI, PRC, amici di Tsipras e sedicente “società civile”) e il PC di Rizzo raccattano insieme un ridicolo 2,6%. 

Ora una cosa è certa: i pur timidissimi tentativi dei 5 Stelle di tenere sul fronte sociale (arginando lo straripare della destra liberista su “autonomia differenziata”, flat tax e quant’altro) e su quello della difesa dei territori da speculazioni e opere inutili andranno definitivamente a farsi benedire. Forse dovremo anche assistere a una marcia indietro clamorosa per quanto riguarda i rapporti con la Cina e il Venezuela, parziali successi faticosamente strappati dai settori migliori del movimento grillino. Sempre che il governo non cada e non si vada a elezioni anticipate che spianino la strada a un orrendo governo ultra-reazionario.

Temo che dalla sinistra “più a sinistra del PD” difficilmente arriveranno autocritiche degne di questo nome (le aspettiamo almeno dal 2008). Autocritiche che mi auguro vengano da forze certo più serie che fanno parte del GUE, che escono anch’esse con le ossa rotte (compreso, purtroppo, il PC portoghese che comunque raccoglie un 7% che da noi ci farebbe saltare di gioia). 

Già mi tocca constatare i toni trionfalistici di Rizzo soddisfatto del fatto che la sua lista ha raggiunto uno “strabiliante” 0,8% o poco più (un po’ al di sopra degli animalisti e ben poco al di sopra dei risultati ottenuti l’anno scorso, con una campagna elettorale che ebbe ben meno visibilità e che vide la lista del PC assente in diverse regioni), che solo chi è fuori dalla realtà può considerare l’anticipo della ricostruzione di un partito comunista in Italia.

No, non è certo un panorama confortante quello di una “sinistra” ormai abituata a usare poco il cervello e a auto-compiacersi anche quando non è proprio il caso.