Gli elettori di sinistra non possono votare per Sala, Giachetti ed il PD: non si vota per il nemico

giachetti raggi fassinadi Aldo Giannuli 
da www.aldogiannuli.it

Pubblichiamo come contributo alla discussione e alla riflessione sul voto per i ballottaggi del 19 giugno

Un improvviso amore per la sinistra radicale sembra aver preso i candidati del Pd ai ballottaggi di Roma, Milano, Torino e Bologna: si cerca di arrivare ad accordi, si blandiscono le formazioni di sinistra con la promessa di assessorati, si sottolineano i punti comuni del programma (ma quando mai?), si esalta il passato comune, si fa appello persino alle ragioni del cuore. Uno zucchero!

Ed, al solito, si invocano gli scenari di tregenda qualora si dovessero consegnare le citta alle orrende truppe nere della destra o ai barbari populisti a 5 stelle, salvo poi pregare la destra di Roma e Torino contro i 5 stelle ed i 5 stelle di Bologna e Milano contro i 5 stelle. Cantava Carosone “chi vuò mbruglià?”

Il punto è che i candidati del Pd sono semplicemente invotabili per la semplice ragione che sono del Pd. Ragioniamo con calma.

In primo luogo c’è un bilancio da fare di una scelta che dura da 25 anni, da quando l’introduzione truffaldina del maggioritario ha costretto a scelte sempre più difficili: “votiamo il meno peggio, votiamo la sinistra moderata per non far vincere la destra”. 

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