Riflessioni sull’astensionismo

da www.comunisti-italiani.it

Alle elezioni amministrative che si sono svolte un paio di settimane fa poco più del 50% degli aventi diritto è andato a votare. Ai ballottaggi di domenica scorsa l’astensionismo è stato superiore alla metà degli elettori. Un risultato inquietante che dimostra come, nel nostro paese, il tasso di democrazia sia arrivato a livelli decisamente bassi. La responsabilità di questo disinteresse non è da addebitare agli elettori ma a una proposta politica insufficiente e conformista che crea questa situazione di “anoressia istituzionale”. Una situazione peggiorata da un’informazione sempre più omologata al potere che dà la massima (se non unica) visibilità ai partiti e alle liste considerate quelle che “possono vincere” e censura, di fatto, qualsiasi progetto e programma alternativi al pensiero unico.

Le elezioni per il comune di Venezia sono state un esempio eclatante di questo scenario disperante. Elezioni anticipate dovute al commissariamento della città lagunare a causa di uno scandalo di proporzioni enormi come quello del Mose che investe i maggiori partiti veneti (dal PD a Forza Italia, alla Lega stessa che partecipa alla giunta regionale da tempo immemorabile). Ebbene, la campagna elettorale si è svolta come se poco o nulla fosse successo e non ha fornito reali alternative.

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