“Con la scusa del terrorismo ci tolgono i diritti”. Rodotà denuncia la deriva europea

di Stefano Rodotà 
da temi.repubblica.it

intervista a Stefano Rodotà di Antonio Rossano, da L’Espresso

È dal giugno del 2013, quando Il The Washington Post ed il The Guardian pubblicarono le rivelazioni di Edward Snowden sulle attività di intercettazione e sorveglianza a tappeto messe in atto dalla Nsa, che il termine “sorveglianza di massa” è entrato nella discussione pubblica e nella consapevolezza collettiva. 

Se da un lato è proprio di questi ultimi giorni la notizia che una Corte Federale di New York ha dichiarato “illegali” queste attività di sorveglianza, dall’altro, proprio in Europa, dopo gli attentati terroristici di Parigi, i governi di Francia e Spagna, sostenuti dai rispettivi parlamenti, hanno avviato un’attività di legiferazione mirata a censurare la libertà di espressione e ad attivare meccanismi giuridici e tecnologici volti a controllare massivamente i cittadini e le loro comunicazioni. 

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