Giulietto Chiesa e le vesti della libertà

giuliettochiesa primopianodi Pino Cabras | da megachip.globalist.it

Giulietto di nuovo libero, ma il Cuore Nero dell’Occidente non vuole spiegare l’arresto in Estonia. Un’Europa da rovesciare usando di nuovo i diritti.

Giulietto Chiesa è stato dunque rilasciato, ma non ha ancora ricevuto dalle autorità dell’Estonia un’esauriente spiegazione dei motivi per i quali è stato arrestato. C’è un decreto di espulsione, dicono. L’ha emanato ad personam il governo di un paese membro dell’Unione europea: senza nessuna accusa formulata in nome di una qualche fattispecie di reato. Si è voluto colpire un cittadino di quella stessa Unione europea, una personalità pubblica nel pieno dei suoi diritti politici e di parola, da sempre proclamati come il miglior primato dell’Europa.

In teoria, tutti hanno quei diritti, ma vengono usati poco e sempre meno. Per i diritti funziona al contrario dei vestiti: meno li usi più si sgualciscono. Giulietto indossa invece tutte le sfumature del diritto di parola e perciò mostra la veste integra della libertà, che spicca in mezzo a un sistema dell’informazione ormai agli stracci. Questa veste – a qualcuno – è sembrata troppo intatta. 

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