False coscienze sulla morte del criminale nazista Priebke

da www.retedeicomunisti.org

Sta diventando ridicola la diatriba su dove seppellire il criminale nazista Priebke. Il problema non è dove seppellire un morto ma dove e come seppellire ciò che ha rappresentato: l’orrore e il terrore nazifascista nella nostra città, nel paese e nel resto d’Europa.

I problemi semmai sono due: impedire che la sua tomba diventi una sorta di mausoleo dei nazifascisti vivi oggi e aprire le pagine nascoste e vergognose della storia del dopoguerra che ha visto le complicità con la fuga e l’impunità dei criminali nazisti agire ai livello più alti dello Stato. Dopo i raduni neofascisti a Predappio o il mausoleo della vergogna dedicata a Graziani ad Affile, non c’è da meravigliarsi che l’eventuale tomba di Priebke diventi la meta per il ciarpame neofascista. Ma sarebbe anche tempo di dire la verità su quanto accaduto nel nostro paese anche dopo la caduta del nazifascismo, quando si consentì a centinaia di criminali di guerra nazisti di rifugiarsi in Sudamerica o di essere integrati negli apparati di sicurezza della Germania e degli stati Uniti impegnati nella guerra fredda contro l’Unione Sovietica. 


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