Bologna, report dal presidio antifascista contro il raduno di Forza Nuova

FGCI (Federazione Giovani Comunisti Italiani) Emilia Romagna
Partito dei Comunisti Italiani federazione di Bologna

fgci bologna15.30 –Bologna, Portico del Pavaglione.

Nonostante la neve continui a cadere ininterrottamente sulla città decine di persone sono già presenti al presidio antifascista, ed il numero è destinato ad aumentare col passare dei minuti.

Nell’aria gelida sventolano diverse bandiere rosse, le nostre, quelle dei comunisti.

A separare i militanti antifascisti da piazza Galvani, dove è previsto per le 16.00 il presidio di Forza Nuova per ricordare le vittime delle foibe, due blindati e un nutrito cordone di forze dell’ordine in tenuta antisommossa e “armati” anche di telecamera con la quale riprendono i nostri compagni e tutti i presenti al presidio. In attesa dell’arrivo dei militanti di Forza Nuova si succedono slogan, cori antifascisti e interventi al megafono, tutti legati da un unico filo: scacciare i fascisti dalla città, vigilare contro ogni tentativo di rigurgito neofascista, impedire ogni tentativo di revisionismo storico.

Dopo mezz’ora al presidio sono presenti 300 persone circa tra cui i compagi del nostro Partito, la Fgci, Prc e Gc, Anpi, Tpo, e gli studenti (che portano uno striscione che recita: “Ci piacciono di più i fascisti a testa in giù”). Ad allietare gli antifascisti arriva in soccorso la musica del “Samba block” e così il ritmo dei tamburi e delle maracas si alterna alle canzoni della Resistenza come “Bella Ciao” e “Fischia il vento”.

Dietro alle forze dell’ordine si intravedono i militanti di estrema destra, bastano due sole mani per contarli.

Verso le 16:30 i manifestanti decidono di provare a raggiungere piazza Galvani, aggirando il cordone della polizia. Nasce così un corteo che attraversa il cuore di Bologna e le sue centralissime vie: galleria Cavour (dove si vede una scena esilarante: i commessi si serranno dentro i negozi di lusso), via Farini, via d’Azeglio, infine di nuovo sotto al Pavaglione con la polizia sempre schierata a difesa.

Qui l’unico momento di leggera tensione della giornata: diverse palle di neve e ghiaccio vengono lanciate contro le forze dell’ordine, e si urla ancora contro i fascisti di Forza Nuova.

Il corteo poi si rimette in marcia verso via del Pratello per conclure la giornata e portare solidarietà all’uomo arrestato qualche mese fa per aver ferito, con un colpo di pistola, un militante di estrema destra.

Oggi Bologna, città Medaglia d’Oro della Resistenza, ha dimostrato non solo di ricordare ma anche di saper scrivere sempre un’altra riga nella storia dell’Antifascismo.

Oggi i suoi cittadini accanto agli studenti fuori sede, tanti nonostante la neve, erano in piazza assieme alle nostre bandiere rosse, d’altra parte il Generale Inverno è sempre stato amico dei Comunisti.

Questa giornata positiva ha però un retrogusto amaro: le istituzioni che concedono spazi ai neofascisti, e la polizia che fa cordone attorno a loro per difenderli.
 

Bologna però, sempre fiera, si alza e dichiara: “No pasaràn!”

a cura di Sara Milazzo e Giuseppe Agrello