Cronaca di una giornata antileghista

di Marina Alfier, Segreteria provinciale PdCI Venezia

 

veneto antileghistaMentre a Milano i padani spezzati si abbracciavano sul palco in un tentativo estremo di dimostrare che tutto va bene, in una piccola città di questo lembo di terra che è il veneto orientale abbiamo manifestato contro la leganord, di cui qui, tutto è impregnato; a dire il vero lo è stato ma ora che la crisi economica colpisce ferocemente soprattutto quei ceti popolari che più hanno creduto al partito di Bossi, le contraddizioni e la doppiezza vengono a galla e i consensi vacillano; tuttavia da queste parti la lega è ancora forte e la fa da padrona e occupa tutte le poltrone, decidendo i destini di tutti, come le mafie al sud.

Lo spunto ce lo ha offerto un parlamentare leghista di qui, che fa anche il sindaco in un paese vicino; doppio incarico dunque! Stavano girando delle locandine in cui questo signore, fotografato in tutta la sua altezza con una bambina dal pigiama a striscie,annunciava una iniziativa pubblica presso una libreria locale, in occasione della giornata della memoria, per parlare di olocausto.Il tutto con ben evidente il logo della Camera dei Deputati.

Noi che non siamo gli ultimi sprovveduti sulla faccia della terra e conosciamo questi polli abbiamo intuito che dietro ci stava un’operazione pubblicitaria, dato che a primavera si vota per le amministrative e il nostro onorevole è intenzionato a fare il secondo mandato da sindaco.

Abbiamo scritto ai giornali esprimendo il nostro sdegno e riaffermando un concetto fondamentale: un leghista non può essere un antifascista; come uomo egli è libero di dire, scrivere, pensare ciò che crede ma nel momento in cui egli antepone al suo nome il titolo di Onorevole egli un parlamentare della Lega nord e la lega nord è un partito che semina odio razziale alla stessa stregua nel nazifascismo.

A dire il vero più di qualche cittadino si è ritrovato su queste nostre affermazioni e abbiamo pertanto deciso che bisognava rispondere ad una provocazione forte.

Il nostro qui è ancora un partito piccolo e in fase di costruzione.

Abbiamo avviato il tam-tam come si usa adesso, sul web, con le mail e gli sms e oggi, domenica pomeriggio con un freddo pungente, ci siamo trovati per manifestare davanti alla libreria di questo paesotto di provincia.

Eravamo poco meno di un centinaio con le nostre bandiere, con quelle della FdS, con i compagni di Rifondazione, con semplici cittadini che hanno risposto al nostro appello, che hanno gridato i nostri slogans e cantato BELLA CIAO, con i nostri cartelli scritti a mano con i pennarelli, come ai vecchi tempi.

 

Abbiamo urlato il nostro dissenso per due ore buone, osservati da passanti increduli che in un posto come San Donà di Piave, tutto questo potesse accadere.

Si, perchè San Donà di Piave è decorata medaglia d’argento alla Resistenza per l’alto tributo in vite umane dato durante la guerra di liberazione e il fascismo qui ha colpito duramente.

Ad ascoltare l’onorevole padano c’erano solo dodici persone; pensate solo 12 fans è riuscito a portarsi dietro, nonostante l’altisonante titolo di onorevole.

Fuori appesi alle serrande sono rimasti i nostri cartelli ben in vista; segnali evidenti che anche qui, in terra padana, si può osare ed essere contro…..basta volerlo.

Marina Alfier
Comunisti Italiani Veneto orientale

 

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