a cura della redazione di Contropiano
Boicottavano il balzello sulla casa, sindacalisti e lavoratori della compagnia elettrica arrestati dalla Polizia. Nuova ondata di scioperi contro il governo trasversale guidato dal BCE Papademos.
I dipendenti dell'azienda che gestisce l'erogazione dell'energia elettrica hanno proclamato uno sciopero di due giorni a partire da oggi in segno di protesta dopo gli arresti di quindici manifestanti, tra cui il leader del loro sindacato, la sigla autonoma Genop, Nikos Fotopoulos. «Continueremo la lotta per una vita decente. Il costo della crisi è troppo alto e dovrebbero pagarla coloro che la hanno creata», aveva affermato Fotopoulos nei giorni scorsi. I manifestanti sono stati arrestati per aver cercato di bloccare l'emissione delle bollette elettriche che includono una nuova tassa che grava su tutti i proprietari di case, al di là del loro reddito, introdotta dal governo Papandreou prima di essere sostituito dal vicepresidente della BCE Papademos. Un’imposta calcolata in base al valore teorico dell’abitazione (anche se in affitto), che colpisce pesantemente la grande massa dei disoccupati e dei precari, e il cui mancato o ritardato pagamento potrebbe ingenerare il distacco della fornitura elettrica.