America!

da www.comunistibrescia.org

Noi, modesti abitanti di una provincia dell’impero, come un tempo lo furono gli abitanti della Bitinia o del Ponto, noi e i nostri rappresentanti si vive la nostra vita come se fosse nostra, ragionando sul nostro benessere e sui nostri problemi, sui barbari, nostri nemici, ai confini, come se tutto fosse nelle nostre possibilità, ma non è così. Siamo, a tutti gli effetti, un paese sconfitto, sconfitto due volte, prima nell’assurda guerra che portammo al mondo e poi nel tentativo di riscattare gli errori commessi. Ad ogni passo ci viene ricordato che non tutte le scelte saranno approvate, non tutte le vie di crescita e sviluppo verranno accettate, né dall’Imperatore né  dal governatore che lo rappresenta. E, col passare degli anni, questa sudditanza è opportunamente sfumata premiando i comportamenti di immedesimazione, come se oggi fossimo noi quelli che comandano, come se, noi sconfitti, fossimo i protagonisti del nostro destino e, una volta omologati alla cultura dell’impero, altrettanto importanti.

Certo non è così, e vale la pena cercare di capire la logica di questo ordine internazionale e, in particolare, la logica di chi ci rappresenta a tutti gli effetti, di chi ci ha sconfitti, gli Stati Uniti, l’imperatore. Perché questo nostro comportamento, questo peccato apparentemente veniale, di accodarsi senza discutere più, sta imprimendo una svolta decisa al nostro modello di vita e lo conduce progressivamente ad assomigliare a quello oltreoceano. Cosa ci aspetta dunque?

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