Di fronte all’aggressione imperialista in Iraq come reagisce il nostro Paese?

f35 aerei reutersdi Mauro Gemma, redazione di Marx21.it

Mentre si fa assordante il coro di giornalisti e politici (di destra, di centro e anche della “sinistra” parlamentare) al servizio della narrazione dominante su quanto è accaduto in questi giorni a Baghdad, sorprende positivamente, nel corso di una trasmissione di Rai 3, lo sdegno del professor Cacciari (da cui pure mi divide la gran parte dei giudizi sulle più svariate questioni) nei confronti della posizione assunta dal nostro governo (e in particolare dal PD, il partito a cui il noto intellettuale veneziano è più vicino) a proposito di quello che egli definisce un vero e proprio atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti, mai registratosi nella storia (tesi sostenuta, nella stessa trasmissione, anche dallo storico e giornalista Paolo Mieli).


E’ triste constatare come la voce di Cacciari risuoni in un desolante deserto, e nel momento in cui, con l’inasprirsi della situazione in quella zona del mondo, il nostro governo (per bocca del premier Conte e del suo ministro della Difesa, il piddino Guerini) ribadisce, con argomenti ipocriti e autoassolutori, che le nostre truppe (circa 1.000 uomini) rimarranno sul campo a disposizione dell’avventura criminale in cui l’imperialismo USA sta coinvolgendo il mondo intero.

Possibile allora che, in questo terribile contesto, a far sentire la loro voce siano solo le limitate e disperse voci comuniste e antimperialiste (che la recente intesa tra Di Maio e Zingaretti sulla legge elettorale intende eliminare per sempre dal panorama politico italiano, impedendone l’accesso nelle istituzioni e nell’apparato mediatico)? Possibile che i massimi dirigenti di organizzazioni dalle nobili tradizioni antimperialiste, come la Cgil e l’Anpi, non abbiano il coraggio di sottrarsi alla lettura prevalente negli ambienti di regime e non chiedano il ritiro immediato e incondizionato delle nostre truppe dall’Iraq? E le “sardine” continueranno ad essere mute (proprio come i pesci), mentre sono impegnate nella loro campagna elettorale a favore del partito di cui fa parte il nostro ministro della Difesa con l’elmetto e la tuta mimetica?