Le figurine e i figuri della filastrocca inglese

uk difesadi Marinella Mondaini

Riceviamo da Marinella Mondaini e volentieri pubblichiamo come contributo alla discussione

La Russia non si è fatta attendere molto, «la risposta è speculare per il momento, non tutte le sorprese subito». Sono espulsi 150 diplomatici occidentali, dichiarati “persona non grata”, 60 americani, di cui 58 dell’ambasciata di Mosca e 2 di Ekaterinburg fanno le valigie e devono lasciare la Russia entro 7 giorni, oltre a ciò viene chiuso il Consolato Generale degli Stati Uniti di San Pietroburgo. Agli altri paesi occidentali è riservato lo stesso trattamento.

Gli americani hanno fatto già sapere che la risposta russa non è piaciuta, sono indignati, quindi vanno avanti con le punizioni «perché la Russia ha attaccato il nostro più stretto alleato – la Gran Bretagna”. Al breafing del Dipartimento di Stato con i giornalisti, hanno dichiarato che agli USA «le prove della colpevolezza della Russia non interessano, perché è sufficiente che lo affermi la Gran Bretagna e noi le crediamo». Non intendono fermare le punizioni alla Russia, la spirale diabolica di guerra che hanno innescato e che non intendono fermare.

E’ una vicenda surrealistica, dove di reale e concreto c’è solo il fatto che il «progredito e democratico» Occidente calpesta nel modo più rozzo le leggi sottoscritte fra i paesi « un oltraggio al Diritto Internazionale, una cosa che il mondo non aveva ancora visto» – ha detto il ministro degli esteri russo, Serghej Lavrov. Non solo, ma con maniere e toni volgari e arroganti, inglesi e americani hanno dato un colpo mortale alla diplomazia nelle relazioni internazionali. 

L’ «affare Skripal» è in sostanza una cosa sporca: Londra senza prove accusa Mosca di aver avvelenato il 4 marzo Skripal padre e figlia, impiegando armi chimiche sul suolo britannico e da ciò ne consegue che la Russia avrebbe attentato anche alla Nato. Londra dà a Mosca un giorno di tempo per ammettere la propria colpevolezza, «tanto al di fuori della Russia non ci può essere nessun altro colpevole» – ha dichiarato Londra. Questo ultimatum Mosca non lo accetta e Londra punisce. Non solo, ma in nome della “solidarietà euroatlantica ” Londra e USA pretendono che anche gli altri paesi europei puniscano la Russia cacciando i suoi diplomatici. Alcuni paesi rifiutano, chiedendo a Londra di dimostrare prima il coinvolgimento russo, ma i paesi recalcitranti vengono sottoposti a molteplici pressioni e ricatti, come ha dichiarato l’Austria.

La Russia aveva chiesto, oltre di vedere le prove dell’accusa, anche di poter conoscere la composizione dell’agente chimico incriminato, nonché di avere, come le spetta di diritto, accesso consolare ai suoi due cittadini Skripal «avvelenati» in Gran Bretagna e non in Russia. L’ex ufficiale dell’Intelligence russa Serghej Skripal’ ha anche la cittadinanza inglese, mentre la figlia Iulja solo quella russa.

Ma Londra rifiuta ogni cosa e non concede alcuna collaborazione, ponendo il top secret su tutto. Nessuno ha mai visto niente, nemmeno i due Skripal. Solo ieri i medici dell’ospedale londinese hanno fatto sapere che la figlia si è ripresa e riesce a parlare, mentre il padre è ancora stabilmente grave. Ma nulla di più. Tutto ammantato di fitto mistero.

Londra non solo rifiuta di mostrare le prove a Mosca, ma le impedisce anche di partecipare alle indagini. Di concerto con gli USA, arriva alla bassezza di dire che non c’è altra persona colpevole al di fuori di Putin, «non altro paese al di fuori della Russia possiede possibilità, intenzione e motivo» e quindi la Russia deve «farsi da parte, chiudere il becco e pagare per il crimine commesso». 

Interessante sapere che c’è un Decreto, risalente all’inizio degli anni ’90, che vieta al Presidente russo di “fare qualunque cosa” in paesi esteri con i traditori dei Servizi Segreti fuggiti all’estero. E’ un decreto che vige tuttora e viene rigorosamente rispettato.

Il ministro degli Esteri inglese, Boris Johnson che esultante ha cantato vittoria per la cacciata dei diplomatici russi, si è reso ridicolo per la sua ignoranza e tracotanza. Per dimostrare la colpevolezza della Russia di aver avvelenato Skripal, ha citato il romanzo di Dostoevskij, “Delitto e castigo”, dove, a suo dire, «noi tutti sappiamo chi è l’assassino, l’unica questione è vedere se costui si dichiara colpevole o no». “Se avesse letto il romanzo di Dostojevskij fino alla fine, gli ha risposto Maria Zakharova – portavoce del Ministero degli esteri russo, avrebbe saputo che da 100 conigli non si comporrà mai un cavallo e da 100 sospetti non si costruirà mai una prova”.

E’ interessante e sconvolgente sapere come la Gran Bretagna sia riuscita a convincere i capi europei con le super segrete «prove» che non vuole esibire alla Russia. Le ha scoperte e pubblicate ieri il giornale russo “Kommersant”: 6 foglietti che la Gran Bretagna ha mostrato ai diplomatici stranieri nella sua Ambasciata di Mosca e come diapositive alla gran cena dei capi europei.

Abbiamo presente le figurine per gli alunni di biologia? Vediamole in concreto: La prima diapositiva contiene il titolo «L’incidente di Salisbury», la seconda la cronologia dello scandalo, nella terza la descrizione dell’ «arma chimica usata» e senza formula e gli «effetti del Novichok» sul corpo umano, il quarto foglietto contiene la statistica: quante persone hanno riportato conseguenze dal «veleno» e quanti poliziotti prendono parte alle indagini. La quinta diapositiva contiene «la lunga storia dell’influenza negativa della Russia», dove vengono elencati i suoi «delitti» : dall’omicidio di Litvinenko all’ingerenza russa nelle elezioni americane, all’attacco degli hakers russi, all’aereo malese. Nella sesta diapositiva c’è il finale: con quali misure la Gran Bretagna risponde alla Russia.

Su quasi la metà di ogni foglietto ci sono belle illustrazioni e info-grafica. Tutto qui. Una barzelletta, una presentazione degna di un alunno delle scuole medie, sulla base della quale i paesi europei hanno concordato con Londra, preso la decisione che Mosca è responsabile dell’attacco chimico e cacciato i diplomatici russi ! «Una grandissima manipolazione dell’opinione pubblica mondiale – ha detto Maria Zakharova – …Il fallimento di Theresa May».

Ragionando più a fondo, gli Stati Uniti hanno espulso, subito dopo il presunto «attacco chimico russo», senza aspettare la conclusione delle indagini che richiederà diverse settimane, ben 60 diplomatici russi, mentre Londra ne ha espulsi 23. Gli altri paesi, molto meno, 13 l’Ucraina, 4 i paesi baltici, 3 o 2 gli altri. Nemmeno ai tempi della guerra fredda si aveva avuto tale inaudita incredibile cacciata di massa del corpo diplomatico russo. Considerando la situazione nell’insieme e soprattutto che l’»aggressione chimica» è avvenuta in suolo britannico, e non in quello americano, guarda caso il paese che punisce in maniera più severa sono proprio gli Stati Uniti, così dimostrando chi è che comanda in Inghilterra e in Europa tutta. Non a caso Serghej Lavrov ha dichiarato «quando ti sussurrano all’orecchio che rincresce loro molto di dover espellere i diplomatici russi, allora capisci che si tratta di una colossale montatura».

Lavrov ha dichiarato che la prova del nove per la Gran Bretagna sarà la seduta straordinaria del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione per il Divieto delle Armi Chimiche (Opac) che la Russia ha proposto di convocare subito per riuscire ad ottenere così un dialogo che il Regno Unito si rifiuta di avere con la Russia. “Se l’Occidente eviterà il dialogo onesto con noi, sarà un’ulteriore prova che l’”affare Skripal” è un’altra rozza provocazione”.

Fa male leggere sul viso del fine ed elegante di maniere Serghej Lavrov, «maestro della parola», tanta amarezza, la scuola diplomatica russa è una scuola seria, che prepara diplomatici responsabili, educati e senza sbavature. E Lavrov ne è un esempio. Al suo cospetto lo scapigliato e maleducato Boris, il cafone Gavin che ha intimato alla Russia di «togliersi di mezzo e chiudere il becco», la malvagia Theresa, sembrano marionette di un volgare teatrino, seguiti dalla insolente Heather Nauert, portavoce del Dipartimento di Stato Americano, la quale, dopo aver sconsigliato ai cittadini americani di viaggiare in Russia poiché estremamente pericoloso, ha definito la Russia un “mostro degli abissi marini dai molteplici tentacoli”.

Gli Stati Uniti vanno avanti con altre angherie: ieri hanno tolto l’immunità, l’inviolabilità diplomatica alla residenza del Console russo a Seattle, così si ripete lo scenario di 6 mesi fa col Consolato russo a San Francisco: espropriazione illegale di immobili. Non erano forse gli Stati Uniti i più strenui difensori della proprietà privata? Ma la menzogna è evidentemente il loro strumento. La chiusura del Consolato russo di Seattle è stata motivata col fatto che «lì non ci sono diplomatici, ma spioni che spiano la base americana dei sottomarini».   A proposito di «spioni» è interessante rilevare chi lo sia di più: la denuncia dell’Ambasciatore russo negli Usa, Anatolij Antonov parla chiaro : «si sono intensificati i tentativi da parte dei Servizi Segreti americani di arruolare i nostri diplomatici costretti dall’espulsione, a interrompere il loro servizio negli Usa, e, per usare un linguaggio diplomatico, cercano di instaurare rapporti informali con loro per costringerli a tradire la loro patria, la cosa rivoltante è che sia successa un’intera serie di episodi in cui i funzionari americani hanno proposto ai nostri diplomatici russi espulsi, un «aiuto» in caso avessero accettato la collaborazione segreta sulla base di un vantaggio reciproco».

La presenza diplomatica russa negli Stati Uniti viene così quasi annullata, in caso di necessità di un visto rimangono solo tre Consolati russi, New York, Washington, Houston. Le vendette nei confronti della Russia sono molteplici, per esempio ieri all’Ambasciata americana di Mosca la squadra di lotta libera si è vista rifiutare il colloquio per ottenere il visto.

Sempre ieri, la “Democrazia americana” ha dato un altro giro di censura all’informazione russa, stringendo ancora piu` forte il bavaglio sul canale d’informazione russo RT e Sputnik. Dal 1 di aprile cessa di trasmettere a Washington e zone limitrofe «Russia Today», perché hanno chiuso due stazioni televisive su cui RT trasmetteva e ora RT avrà grossi problemi per lavorare in America, dato che è registrata come “agente straniero”– condizione a cui era stata costretta, pena la chiusura, dalle autorità americane tempo fa, le quali tuttavia avevano assicurato che il nuovo “status” non avrebbe influito sul suo lavoro.

Come ha detto recentemente Margherita Simonjan, direttore di RT e Sputnik, “ecco perché l’Occidente ha perso il rispetto da parte di noi russi … la vostra “libertà di parola”, ipocrisia, i metodi da Inquisizione, le bugie, i vostri valori occidentali ci hanno indotto a non rispettarvi più”.

Marinella Mondaini , Mosca, 30 marzo 2018, scritto mentre è in corso il carosello delle macchine delle Rappresentanze straniere in Russia, che una dopo l’altra arrivano al Ministero degli Esteri Russo a Mosca per ricevere la nota di espulsione … mentre Putin ha riunito il Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa per discutere la delicata situazione internazionale … mentre soffia il vento di guerra della Nato: “La Russia costituisce la principale minaccia per l’Europa e la nostra priorità strategica sarà contenere, fermare la Russia nella sua aggressione ai nostri alleati”. 

Attento Occidente, Putin ti ha avvertito: “Se qualcuno ha preso la decisione di distruggere la Russia, noi abbiamo il legittimo diritto di difenderci. Sì , per l’umanità sarà una catastrofe generale, ma a cosa servirebbe un mondo senza la Russia?”

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