Nel 67° Anniversario della Guerra di Corea, chiediamo la fine dell’interferenza imperialista!

guerradicoreadichiarazione di Socorro Gomes, Presidente del Consiglio Mondiale della Pace (CMP)

da wpc-in.org

Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it

Sessantasette anni fa, il 25 di Giugno, fu lanciata la guerra di Corea, frutto dell’interferenza imperialista americana nella penisola di Corea, che è terminata con una divisione della patria. Un’intera nazione è stata divisa, famiglie lacerate. Per decenni, quello che ne è seguito è stata la persecuzione, la minaccia di una nuova guerra e di provocazioni militari che possono portare la regione e il mondo verso una catastrofe generalizzata.

Dopo l’armistizio che ha sospeso la guerra nella Penisola di Corea il 27 Lugglio 1953, la mancanza di un accordo definitivo ha mostrato che la situazione è lungi dall’essere conclusa. La Repubblica Popolare Democratica di Corea (DPRK) ha riaffermato la propria disponibilità per un patto di pace, ma questo non è mai stata l’intenzione dell’imperialismo americano, nel suo percorso per il controllo geopolitico e geostrategico di una regione che la politica estera americana vede solamente attraverso le lenti distorte dei propri interessi di dominio.

Il 25 Giugno, che segna il 67° anniversario della guerra, la Commissione Nazionale Coreana per la Pace, una delle organizzazioni aderenti al Consiglio Mondiale della Pace, ha enfatizzato l’importanza di questa data per gli eventi e per l’attuale situazione nella regione e nel mondo. Ci ha anche ricordato – uno sforzo di memoria che noi sottolineiamo come necessario – che gli Usa hanno devastato dozzine di città coreane, sganciando 428’000 bombe solo sulla capitale Pyongyang, e hanno ucciso 1’231’540 persone, includendo l’uso del Napalm. La brutale ed evidente violazione delle Leggi Umanitarie Internazionali resta impunita.

Il Consiglio Mondiale della Pace si unisce ai coreani e alle forze internazionali per la pace e la giustizia nel chiedere il riconoscimento storico della responsabilità della guida criminale degli Usa nelle atrocità perpetrate durante la guerra del 50-53 e per gli ostacoli imposti alla riunificazione pacifica del popolo coreano, secondo la loro espressa volontà.

Inoltre esprimiamo la nostra solidarietà al popolo coreano e alla Corea Popolare nella difesa della propria sovranità, sosteniamo la reiterata denuncia della minaccia di guerra – che può addirittura avere carattere nucleare – e la militarizzazione della regione, segnata in particolare dalle ripetute provocazioni annuali da parte degli Usa e dei loro alleati regionali, come la Corea del Sud, con esercitazioni militari che prendono di mira la DPRK.

Sottolineiamo quindi l’urgenza e il bisogno di una distensione nella regione, altrimenti rischiamo di trovarci su un cammino di guerra di nuove proporzioni e di devastazioni imprevedibili, che sarebbe una tragedia per l’umanità intera.

Una guerra che, tuttavia, può essere evitata!

Nella nostra ferma lotta contro l’imperialismo, chiediamo, in questo tragico anniversario di uno degli episodi più brutali della guerra recente, la fine delle interferenze americane nella regione e la risoluzione pacifica del conflitto nella penisola, tra il popolo coreano.

Chiediamo inoltre la fine della guerra di propaganda e la persecuzione sistematica della Corea Popolare, anche da parte dei media occidentali, la fine delle sanzioni, dei tentativi di isolamento e delle minacce contro il paese.

Per la Pace nella penisola di Corea e la fine della militarizzazione del pianeta, insieme, possiamo evitare la guerra!

Socorro Gomes
Presidente del CMP