Presidio alla base Usa di Camp Darby: «Basta essere un territorio di guerra»

campdarby protesta2017di Manlio Dinucci
il manifesto, 3 giugno 2017 

Mentre era in corso a Roma la parata militare ai Fori Imperiali, davanti a Camp Darby si è svolto ieri l’importante presidio promosso dalla Campagna territoriale di resistenza alla guerra, lanciata nell’area Pisa-Livorno, una delle zone più militarizzate d’Italia.

Camp Darby – spiega il documento del gruppo promotore (ad adesione individuale) – è la base logistica dell’Esercito Usa che rifornisce le forze terrestri e aeree statunitensi nella regione mediterranea, africana, mediorientale e oltre. Nei suoi 125 bunker vi è l’intero equipaggiamento e munizionamento di due battaglioni corazzati e due di fanteria meccanizzata. Vi sono stoccate anche enormi quantità di bombe e missili per aerei.

Non si esclude che vi possano essere anche bombe nucleari.

Da qui sono partite le armi usate nelle guerre Usa/Nato contro l’Iraq, la Jugoslavia e la Libia. Il collegamento tra la base Usa e il porto di Livorno, attraverso il Canale dei Navicelli recentemente allargato, verrà ulteriormente potenziato costruendo una linea ferroviaria che permetterà il transito di maggiori carichi di armi ed esplosivi, mettendo ancora più a rischio gli abitanti della zona. Le armi vengono inviate soprattutto in Medio Oriente – per le guerre in Siria, Iraq e Yemen – ora anche per mezzo di grandi navi Usa che fanno scalo ogni mese a Livorno. Quello di Livorno è porto nucleare, dove possono approdare unità militari a propulsione nucleare e anche recanti armi nucleari a bordo.

A queste infrastrutture si aggiunge l’Hub aereo nazionale delle Forze armate, nell’aeroporto militare di Pisa, da cui transitano uomini e mezzi per le missioni militari all’estero. L’aeroporto, che prima aveva un ruolo tattico circoscritto al territorio nazionale, ha assunto un ruolo strategico, proiettato nei teatri operativi fuori dal territorio nazionale. Dall’Hub aereo di Pisa transitano anche materiali militari della limitrofa base di Camp Darby.

Sempre a Pisa vi è il Comando delle forze speciali dell’esercito (Comfose), costituito alla caserma Gamerra, sede del Centro addestramento paracadutismo. Attraverso l’Hub aereo nazionale, i commandos delle forze speciali e i loro armamenti vengono inviati nei vari teatri bellici per operazioni segrete, condotte con forze speciali Usa/Nato.

La lotta contro la guerra che ci danneggia e minaccia sempre più – sottolineano i promotori della Campagna – deve partire dalla lotta per la smilitarizzazione del nostro territorio.

Prima iniziativa della Campagna, la protesta il 21 maggio contro il Pisa Air Show nel quale, insieme alle Frecce Tricolori, si sono esibiti di fronte a 100mila spettatori i caccia Tornado ed Eurofighter, usati nelle guerre contro l’Iraq, la Jugoslavia e la Libia. Un Eurofighter costa (con denaro pubblico) oltre 100 milioni di euro e circa 40 mila euro per ogni ora di volo, l’equivalente del salario lordo annuo di un lavoratore.